Hai appena spento la luce, dopo un’intensa giornata piena di impegni, è finalmente arrivato il momento di dormire e ti stai rilassando..improvvisamente spalanchi gli occhi nel buio: «Oddio, dove ho messo la macchina? Domani è il III mercoledì del mese», allora accendi la luce, riaccendi il cellulare, cerchi disperatamente il calendario dei divieti e ti accorgi che l’hai lasciata proprio lì, nella via dove se non la sposti, domani mattina alle 6 sarà in divieto di sosta. Allora ti alzi, ti metti il giubbotto sopra il pigiama e ti armi di coraggio: devi cercare un altro posto. Ma magari eri così stanco che sei crollato prima di spalancare gli occhi nel buio. E l’indomani quando andrai a prendere l’auto avrai un’amara sorpresa..
Si pensava che la pioggia di multe e rimozione dei primi mesi, quando il servizio è diventato attivo, fosse solo una conseguenza della novità e che col tempo i cittadini avrebbero imparato a memoria i giorni dei divieti e il numero di contravvenzioni sarebbe drasticamente calato. In realtà se si osservano i dati del 2019, relativi ai primi 10 mesi dell’anno c’è stato un calo medio delle multe, ma il numero di sanzioni comminate rimane altissimo: 6.331, di cui 4.880 accompagnate da rimozione del mezzo. Se nel 2018 si comminava una media di 721 multe al mese, fino a ottobre 2019 la media è stata di 633 multe al mese.

Segno che i residenti fanno ancora fatica a ricordarsi di spostare la macchina nel giorno giusto. Ma il numero di multe così elevato non è solo da scrivere alla smemoratezza e superficialità degli abitanti. In molte zone di Cagliari i parcheggi sono così scarsi che è quasi impossibile parcheggiare sempre nella stessa zona, spesso si finisce per parcheggiare anche parecchio lontano dalla propria zona di residenza. Non solo, spesso soprattutto per chi non ha orari di lavoro regolari capita di non spostare l’auto anche per qualche giorno e anche questo implica che ci si dimentichi. Inoltre, come denunciano alcuni residenti ogni tanto la pulizia non viene effettuata e tutto il disagio non è servito a niente.
La domanda sorge spontanea: se dopo due anni di servizio ancora la situazione non è migliorata, perché non si apportano delle modifiche? A nessuno fa piacere pagare le multe e soprattutto dover andare a ricuperarsi l’auto portata via dal carroattrezzi, se le multe sono ancora numerose probabilmente il problema è nel sistema, non nei cittadini. Qui sotto si può notare come in una ristretta area ogni via ha un giorno diverso per la pulizia: non potrebbe essere altrimenti visto che se si ponesse il divieto in tutte le vie vicine nello stesso giorno, sarebbe impossibile trovare parcheggio in zona. Tuttavia è impossibile ricordarsi a memoria un calendario così variegato.
E questo è quello che pensa la Commissione Igiene del Suolo e Ambiente che propone sulla base di alcune riflessioni di abolire del tutto i divieti di sosta per la pulizia meccanizzata: «Il dato relativo alle contravvenzioni fa riflettere – afferma Raffaele Onnis, presidente della commissione – ma ci sono altri aspetti su cui ragionare. Per esempio il fatto che la pulizia meccanizzata si faccia sulla carreggiata e sulla cunetta, ma non sui marciapiedi che invece rimangono molto sporchi e forse, visto che ci passano le persone a piedi dovrebbero essere puliti regolarmente».
Senza contare che, come fa notare Onnis, prima che passi il mezzo meccanico c’è comunque un lavoro di spazzamento manuale capillare, con gli operatori, che comprendente tutti i marciapiedi e le cunette, con impiego di personale e frequenze ben definite. A questo punto forse sarebbe più utile potenziare questo tipo di pulizia. «Ci si potrebbe limitare alla pulizia meccanizzata nelle corsie di transito delle autovetture, nelle aree pedonali, nelle strade prive di parcheggi, nelle strade con eccessiva presenza di specie arboree, in coincidenza con il periodo dello sfogliamento. Ancora, quando si tengono eventi, manifestazioni, sagre, situazioni in cui si potrebbero posizionare divieti mobili».
A questo punto con i soldi risparmiati si potrebbe potenziare la pulizia manuale degli operatori, e soprattutto attivare un servizio di pulizia dei marciapiedi, con l’utilizzo di acqua e detergenti, in particolare dove la sporcizia si concentra maggiormente, intorno ai lampioni, nella parte bassa delle
pareti dei palazzi e tutte le superfici verticali che vengono sporcate dai cani. Esistono una serie di mezzi piccoli ed efficaci.
«Gli spazi occupati dalle auto in sosta – conclude Onnis – si potrebbero comunque pulire con sistemi alternativi ai grandi mezzi meccanici che usiamo ora. Il disagio che questo sistema reca ai cittadini e davvero pesante soprattutto in alcune zone della città dove la carenza di parcheggio è cronica. I sistemi alternativi ci sono, bisogna rivedere tutto il sistema, ma è indispensabile eliminare i divieti di sosta».
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