“Is candeberis”, il rito solidale e di buon auspicio dei contadini sardi nel giorno di San Silvestro

Più che le lenticchie in molte zone della Sardegna, soprattutto nel Sulcis Iglesiente e nel Medio Campidano, resiste ancora oggi il rito de "Is candeberis". Un tempo, la mattina del 31 dicembre, i contadini del paese aprivano le loro case per offrire ai più bisognosi il grano cotto, in segno di buon auspicio, ma anche di solidarietà. Ancora oggi, ad Arbus, Fluminimaggiore e Guspini, la tradizione è viva. Un rito che unisce la comunità nella speranza di un 2020 positivo per tutti.
In tutta Italia è tradizione tra l’ultimo giorno dell’anno e il primo di quello successivo, consumare determinati piatti che siano di buon auspicio per l’anno entrante. Le lenticchie in particolar modo sono simbolo di prosperità e auspicio di arricchimento per il nuovo anno. In Sardegna però esistono anche altri riti, come per esempio quello di “Is candeberis”.
Tipica usanza di alcuni paesi del Sud Sardegna e del Sulcis Iglesiente, per citarne alcuni Fluminimaggiore, Gonnosfanadiga, Narcao e Arbus, era il rito de “Is candeberis”. La mattina del 31 dicembre, i contadini del paese aprivano le porte delle proprie case per offrire ai più bisognosi un piatto trigu cottu, il grano cotto nel latte (tipico di Sulcis-Iglesiente) o nella sapa (più diffuso nel Medio Campidano) come auspicio di prosperità e floridezza per l’anno successivo.
Oltre ad essere ben augurante il grano offerto dai contadini aveva la finalità, soprattutto negli anni di carestia e magra, di fare in modo che almeno in quel giorno dell’anno nessuno patisse la fame. I cenoni di allora non erano certo i pasti pantagruelici di oggi, soprattutto nei periodi in cui c’era da tirare maggiormente la cinghia.
A Fluminimaggiore, ad Arbus e in tanti altri comune la tradizione è viva ancora oggi. Diverse sono le iniziative portate avanti per rinnovare la tradizione ma soprattutto per augurare un anno migliore a chi non ha vissuto un 2019 da ricordare. L’associazione “Angeli del cuore” di Arbus, per esempio, dopo aver cucinato il grano nella giornata di ieri, sta oggi girando per le case del paese a distribuirlo. A Guspini la tradizione è stata rinnovata un po’ in anticipo, il 29, mentre tutto da copione a Fluminimaggiore dove su trigu è stato offerto agli abitanti nella mattina di oggi.

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