«Ora. Cagliari. Il Duomo nello storico quartiere di Castello. Bella città e persone di rara gentilezza ed affetto. Felice di esserci tornato dopo 18 anni.Un abbraccio dalla Sardegna». Scrive così, Verdone, in post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale ad accompagnare un selfie con alle spalle la facciata della Cattedrale.

L’attore e regista romano, amatissimo anche in Sardegna, si trova a Cagliari per ricevere un premio alla carriera che gli verrà conferito questa sera al Thotel, a conclusione di una lunga rassegna a lui dedicata, organizzata dall’Associazione culturale l’Alambicco.

In tanti ieri lo hanno avvistato in giro per la città in visita ai monumenti più importanti di Cagliari. Gentile e disponibile ha salutato i numerosi fan che lo hanno fermato per complimentarsi con lui, con improbabili imitazioni dei suoi inimitabili personaggi.

Uno scatto di inizio secolo, che ci ricorda un dettaglio dello skyline di Cagliari cambiato decisamente. C’è stato un tempo in cui la vetrina di Cagliari, via Roma, non aveva l’aspetto di oggi.

Via Roma in uno scatto di inizio secolo che ritrae “su Priogheddu”, all’angolo con il Largo

Niente palazzo della Regione, ovviamente, e niente palazzo della Rinascente. Era il tempo del mercato nel Largo Carlo Felice, dei piccioccus de crobi e del “priogheddu”. Con questo nomignolo (pidocchietto) i cagliaritani di inizio secolo erano soliti indicare i piccoli cinema da quattro soldi. Primo fra tutte le sale per “squattrinati”, il cinema Iris. La foto, pubblicata nel gruppo Facebook “Cagliari – castedd’e susu e is piccioccus de crobi”, mostra due ragazzini con un carretto, forse dei garzoni.

Una veduta dall’alto del cinema Iris. Sullo sfondo, le strutture del porto e alcune navi

La sala, piccola ed economica, chiuse i battenti all’alba degli ’20 del secolo scorso, lasciando il posto come detto, all’elegante palazzo della Rinascente, i cui lavori iniziarono nel 1925 e durarono all’incirca 5 anni.