È la tesi sostenuta, sulla base di numerosi documenti consultati negli archivi italiani e spagnoli dalla ricercatrice spagnola Marisa Azuara.

Lo studio della Azuara è confluito nel libro “Christoval Colon, mas grande que la legenda”. Il passo decisivo afferma: “Cristoforo Colombo è nato nel 1436 nel castello di Sanluri, residenza della sua famiglia paterna e ha trascorso la sua giovinezza a Oristano, Tortolì e Castelsardo a studiare le scienze e la nautica”.

Di questo parla dettagliatamente il giornalista ogliastrino Nino Melis nel suo libro “In punta di penna”, edito dalla Ars Artium Editore.

Ne riportiamo alcuni fondamentali passi:

“Ho sottoposto alla ricercatrice spagnola, attraverso mio figlio Pierluigi che vive a Valencia, alcuni quesiti sulla attendibilità storica di un’altra cronaca del 400 che vuole il giovane Colombo esercitare “la guerra di corsa” nelle acque della Sardegna orientale a favore della Corona d’Aragona. La cronaca in questione fa riferimento a una “Rocca Ruja”, possediemnto degli Alagon di Sanluri con i quali Colombo era imparentato per via della madre, Isabella Alagon. Rocca Ruja e Rocce Rosse di Arbatax sono lo stesso sito? In attesa di un riscontro da parte di Marisa Azuara, confesso che la questione di Colombo ad Arbatax mi ha molto intrigato come giornalista. Pur non essendo uno storico, ho sempre coltivato la passione per le vicende che riguardano la mia terra, l’Ogliastra, la Sardegna, le mie radici”.

Una richiesta di soccorso decisamente fuori dall’ordinario ha sorpreso il personale del Comando dei Vigili del Fuoco di Cagliari. Non si è trattato di una chiamata al 115, né di una segnalazione convenzionale: a presentarsi direttamente in caserma, durante il cambio turno, è stato un giovane airone in difficoltà.

Il pullo — termine che indica un esemplare giovane — è atterrato nel piazzale della sede, visibilmente spaventato e inseguito da un corvo. In cerca di riparo, ha trovato rifugio all’interno della palestra della struttura, suscitando stupore ma anche tenerezza tra i presenti.

Dopo averlo accolto e verificato che fosse in buone condizioni di salute, i pompieri si sono presi cura dell’animale e hanno provveduto a liberarlo nella zona faunistica di Terramaini, un’area naturale che offre un habitat sicuro per numerose specie di uccelli.