Inseguimento questo pomeriggio nei centri abitati di Villacidro e Pabillonis.

Intorno alle 14, la polizia Municipale di Villacidro si è presentata a casa di un uomo intorno ai 40 anni destinatario di un trattamento sanitario obbligatorio. Opponendosi al tso l’uomo è fuggito a tutta velocità a bordo del suo camper.

Una macchina della Polizia locale è stata speronata dal camper nella prima parte dell’inseguimento. A questo punto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Villacidro guidati dal capitano Andrea Cassarà. L’inseguimento si è protratto per una ventina di km fino al passaggio al livello che da Pabillonis conduce a Sardara, dove il camper è stato agganciato da due unità dei militari delle stazioni di Pabillonis e Guspini. L’uomo ha urtato la sbarra provocando qualche danno e la sua corsa si è arrestata.

A quel punto la Polizia Locale ha potuto eseguire il Tso mentre i carabinieri hanno atteso l’arrivo dei tecnici della Rete Ferroviaria per la verifica dei danni alla sbarra del passaggio a livello, che al momento risulta pienamente efficiente. L’uomo è stato ricoverato. 

Arrivata al rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia, Saralina è uno scheletro con il cuore ancora pieno di voglia di vivere. I suoi occhi raccontano una storia fatta di abbandono, fame e silenzio, il silenzio di chi l’ha vista passare per strada e ha scelto di voltarsi dall’altra parte.

«È magra da far paura, sembra disegnata a matita – raccontano le volontarie – chissà da quanto tempo non mangiava. Quando l’abbiamo accolta, ci ha guardate come se non ci credesse. Come se non capisse cosa volesse dire essere finalmente al sicuro».

Le analisi hanno confermato la leishmaniosi e una grave anemia, ma per ora non è necessaria una trasfusione. I volontari si dicono sollevati, ma anche consapevoli che la strada per la ripresa sarà lunga.
«Ha già sofferto troppo. Non dovrebbe pagare lei il prezzo dell’indifferenza umana. Ma è viva, e questo per noi è già una battaglia vinta. Ora tocca a noi fare il resto».

Saralina è l’ennesimo simbolo di una società che anestetizza le emozioni e normalizza la crudeltà dell’abbandono. «L’indifferenza è la malattia peggiore. Nasconde la sofferenza sotto una coperta di silenzio. Ma noi quella coperta l’abbiamo tolta, e sotto c’era lei, una creatura stremata ma non piegata».

Da oggi Saralina ha un cuscino, una ciotola piena, cure veterinarie e braccia che la stringono. Ha una possibilità. «E se anche questa storia è un pugno nello stomaco, allora è il momento di svegliarsi. Perché Saralina merita più di uno sguardo pietoso: merita una nuova vita». Chiunque voglia aiutare Saralina può contattare la LIDA Sezione Olbia: 3334312878 – [email protected]

www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000: 01976050904