Lettera a Fioretto, un cane tanto amato: «La malattia non mi darà scampo e ora, per te, devo scegliere un’altra me»
Fioretto cerca una nuova famiglia
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Fioretto cerca casa e, con immensa tristezza, per lui lo fa la sua mamma umana, colpita da grave malattia. La signora, conoscendo la gravità del suo male, non vuole che, per il suo amato cane, si aprano le porte, un giorno che lei non ci sarà più, della strada o del canile. Ecco la bellissima lettera d’amore al suo Fioretto:
“Ciao “figlio mio”,
so che molti sbarreranno gli occhi e penseranno che voi non potete essere considerati tali ma questo sei tu per me. Dal primo giorno in cui i miei occhi hanno incontrato i tuoi ho sentito che mai niente ci avrebbe divisi. Quando ti vidi la prima volta, solo, indifeso, impaurito e magro sapevo che ti avrei tenuto con me e che dalla mia vita non ti avrei mai fatto uscire. Sei entrato nella mia casa in punta di zampe, sempre discreto, quasi con il timore di commettere errori per non finire nuovamente nella solitudine della strada ma io, figlio mio, ti ho amato dalla prima frazione di secondo in cui ti ho visto. La nostra vita è trascorsa tra infinite gioie, tanti giochi, tante risa e tanto, tanto tantissimo amore, il tuo per me e il mio per te.
Ti scrivo questa lettera perché non ho più il tempo davanti a me e perché né io né te avevamo fatto i conti con una malattia infida e devastante, la mia, appena diagnosticata e che non da scampo, non la mia almeno. Lotterò certo ma so che dovrò lasciarti e prima che ciò accada so di doverti trovare un'”altra me”, un altro immenso amore che non potrò più essere io, un’altra famiglia che non potremo più essere io e te figlio mio. Solo così saprò che ovunque io andrò potrò vederti, seguirti, amarti anche dal cielo azzurro che mi ospiterà. Sarò sempre al tuo fianco e a fianco alla famiglia che mi sostituirà. Dall’ovunque in cui sarò ti proteggerò perché è ciò che una mamma fa con i propri figli e io non smetterò mai di essere la tua mamma anche se non mi sarà più permesso viverti”.
Fioretto è un Breton e si trova in Sardegna dove vorremmo restasse per poterlo seguire nell’adozione e nel pre e post affido. Va d’accordo con tutti i suoi simili e con i gatti. Pesa circa 25 kg. È chippato e sterilizzato e ha circa 4 anni. Fioretto vive in casa e NON è adatto alla caccia.
Per info: Roberta 3281797774, Emanuela 3925544009.
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Abbandonata malata e dopo aver partorito: Mirna, la cagnolina da caccia triste. La sua storia e l’appello per aiutarla

Buttata via come uno straccio vecchio dopo aver dato alla luce e svezzato i suoi cuccioli, malata gravemente e senza le forze neanche di reggersi in piedi. L'ennesimo gesto atroce ai danni di una cagnolina da caccia.
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Olbia ha accolto una nuova ospite speciale al rifugio L.I.D.A. Sez. Olbia – I Fratelli Minori. Domenica 15 novembre è arrivata Mirna, una cagnolina da caccia malata, forse cieca, con evidenti segni di rogna e il corpo segnato dalla magrezza. «È una povera cagnolina la cui vita è stata probabilmente segnata da dolore e abbandono», raccontano i volontari, «non sappiamo da dove sia scappata, ma siamo certi che ora con noi è finalmente al sicuro».
Il giorno successivo, i responsabili del rifugio hanno potuto fare i primi accertamenti veterinari. Mirna, adulta e madre di numerosi cuccioli, mostrava problemi alla vista e uno stato di salute generale preoccupante. «Ogni volta che un animale come lei entra nella nostra vita, siamo chiamati a riflettere sulle ingiustizie e sulle sofferenze inflitte a creature innocenti», spiegano.
Il 16 novembre, i volontari hanno condiviso ulteriori dettagli sulla condizione della cagnolina: Mirna presentava alterazioni sensoriali e crisi epilettiche, rifugiandosi nel cibo in modo compulsivo. Era chiaro che si trattava di un momento cruciale per comprendere il suo stato di salute. Il giorno seguente, 17 novembre, i volontari hanno sottolineato la difficoltà di gestire una situazione così complessa. «Non stiamo cercando una casa per lei; chi adotterebbe una cagnolina con mille problemi?», dichiarano, ricordando le difficoltà di chi lavora quotidianamente nel rifugio con quasi 900 animali tra cani e gatti.
Mercoledì 19 novembre, Mirna è stata sottoposta a risonanza magnetica per valutare la sua condizione clinica. Purtroppo, i risultati non sono stati incoraggianti: la cagnolina soffre di una patologia metabolica degenerativa, simmetrica e bilaterale, probabilmente legata a carenze di origine incerta, anche alimentari. «Non esistono cure vere e proprie per la sua condizione – spiegano i volontari – possiamo solo fornirle integratori e accompagnarla nel suo percorso, garantendole un ambiente sicuro e amorevole».
I volontari hanno raccontato anche il passato doloroso di Mirna: «È stata probabilmente abbandonata perché malata. È stata costretta a svezzare i suoi cuccioli, solo per essere poi gettata via come un oggetto non più utile». Nonostante la gravità della situazione, la squadra del rifugio si è impegnata a garantire a Mirna un ambiente pieno di affetto, cure e una dieta di alta qualità per sostenere il suo percorso di recupero.
Il rifugio ha lanciato un appello alla comunità per adozioni a distanza e sostegno economico: «Ogni contributo, anche piccolo, può fare una grande differenza. La vostra generosità ci permetterà di concentrare tutte le energie sulla cura di Mirna», spiegano.
Per informazioni e supporto: 333 4312878 – [email protected]
Sito: www.lidasezolbia.it – Indirizzo rifugio: via Dei Cestai 26, 07026 Olbia (SS)
Donazioni e 5×1000: codice fiscale 01976050904
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