(VIDEO) A La Maddalena le Sardine sarde intonano “Bella Ciao” in piazza Garibaldi
Come già successo in altre piazza d'Italia la colonna sonora della manifestazione è stato il canto popolare partigiano "Bella Ciao", intonato e ballato dai presenti.
Si è svolto a La Maddalena il primo sit in sardo del movimento delle Sardine.
Alcune centinaia di persone si sono ritrovate in piazza Garibaldi, davanti al Municipio e alla statua “seduta” dell'”eroe dei due mondi” per manifestare contro Salvini.
Come già successo in altre piazza d’Italia la colonna sonora della manifestazione è stato il canto popolare partigiano “Bella Ciao”, intonato e ballato dai presenti.
«Solidarietà, accoglienza, rispetto, diritti, inclusione, non violenza si legge in uno striscione». Un altro recita la celebre frase di Fabrizio De Andrè «Voi non avete fermato il vento, gli avete solo fatto perdere tempo». Immancabili i cartoncini a forma di pesciolino presenti in tutte le manifestazioni del cosiddetto “Arcipelago delle Sardine”.
Il prossimo appuntamento delle Sardine sarde sarà in un’altra piazza Garibaldi, questa volta a Cagliari, sabato 7 dicembre.
IL VIDEO è stato pubblicato nel gruppo pubblico “Le Sardine della Gallura – La cumpagnia di li saladini”.
Gepostet von Emanuela Cauli am Samstag, 30. November 2019
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Profanata a Roma la tomba di Berlinguer. Comandini: “Un atto che ci offende tutti”
La lettera di solidarietà e di piena vicinanza che il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha inviato questa mattina alla famiglia Berlinguer.
“Con grande tristezza ho appreso del vile gesto che ha colpito la vostra famiglia, la profanazione della tomba di Enrico Berlinguer è un atto vandalico che ci offende tutti, un attacco a quei principi di rispetto e democrazia in cui lui credeva e sui quali ha basato la propria vita culturale e personale”.
Comincia così la lettera di solidarietà e di piena vicinanza che il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha inviato questa mattina alla famiglia Berlinguer per esprimere il dolore per l’atto vandalico messo a segno contro la lapide dello statista sassarese.
“I suoi insegnamenti, per molti di noi in quegli anni giovanissimi, sono stati determinanti – si legge nella lettera – per la nostra formazione, Lui aveva una grande fiducia nei giovani e nel futuro e i valori e i sentimenti che, delicatamente e quasi timidamente, esprimeva hanno condizionato le nostre vite. Ecco che quando siamo adulti, se abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo, ci ricordiamo con nostalgia di quell’uomo che ci ha lasciato una grande eredità umana, culturale e politica, un’eredità che ha definito il vissuto e da come è stato vissuto è dipeso che uomini e donne siamo oggi.
Purtroppo, a volte, questi insegnamenti mancano o vengono dimenticati e allora capita che non si sa quel che si fa. Voglio credere che le mani che hanno agito per compiere il vile gesto abbiano agito con incoscienza, senza una intenzionalità mirata a colpire la memoria di un uomo che ha segnato la storia. Continuerò ad essere custode ma anche e soprattutto portatore di quei valori che mi ha trasmesso e che hanno contribuito ad essere l’uomo che sono”.
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