Durante una conferenza stampa i Carabinieri di Nuoro hanno illustrato le recenti operazioni svolte in provincia, tra arresti, sequestri di droga e lotta allo spaccio di stupefacenti, specialmente tra i più giovani.

I militari hanno spiegato che nel 2019 si è registrato un fenomeno “in crescita” rispetto all’anno precedente, con 161 assuntori,  1.169 kg di droga pronta per la vendita e 16.280 piantagioni sequestrate. Negli ultimi 11 mesi l’attività del comando ha consentito di sequestrare, ad esempio, oltre 1,2 tonnellate di marijuana del valore di 5 milioni di euro.

Si è poi parlato della coltivazione della cannabis, nuova frontiera del business della droga. La Sardegna e la Calabria rispetto altre regioni italiane e nazioni europee si distinguono per  una produzione che può essere definita “autoctona” perché il clima agevola il tipo di coltivazione, mentre  l’importazione della marijuana in Italia e in Europa proviene sopratutto dalla Tunisia e dal Marocco.

Proseguono i controlli estivi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, mirati alla tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare nelle zone più frequentate della città. In particolare, lungo il litorale del Poetto, i militari delle Stazioni cittadine, con il supporto del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS), hanno passato al setaccio numerosi esercizi commerciali.

Durante le verifiche, l’attenzione dei Carabinieri del NAS si è concentrata su due depositi alimentari non autorizzati, ricavati all’interno di un unico locale di circa 40 metri quadrati, suddiviso senza alcuna comunicazione preventiva all’autorità sanitaria competente. I magazzini, utilizzati per lo stoccaggio di alimenti destinati a due chioschi in concessione demaniale, sono risultati in gravi condizioni di non conformità igienico-sanitaria.

Tra le irregolarità riscontrate: scaffalature arrugginite, presenza di ragnatele, accumuli di polvere, pareti con intonaci non lavabili, mancanza di aerazione e assenza totale di sistemi per il controllo degli infestanti. All’interno dei locali erano conservati alimenti ittici surgelati e altri prodotti non refrigerati, oltre a materiali destinati al contatto con gli alimenti, tutti in stato non idoneo alla conservazione.

Il responsabile legale delle due società coinvolte, un 49enne residente a Cagliari, è stato individuato come autore delle violazioni amministrative accertate. I militari hanno proceduto al sequestro dei locali e delle derrate alimentari, per un valore complessivo stimato di circa 60.000 euro, notificando le relative prescrizioni all’autorità sanitaria, che valuterà ora eventuali ulteriori provvedimenti.

Le sanzioni amministrative elevate ammontano a 6.000 euro, in riferimento alle violazioni del Decreto Legislativo 193/2007 (mancanza di registrazione, carenze igienico-sanitarie, omessa applicazione del piano HACCP) e del Decreto Legislativo 27/2001, per gravi non conformità.

L’operazione rientra nel più ampio piano di prevenzione e controllo messo in campo con l’arrivo della stagione turistica, per garantire la sicurezza dei consumatori e il rispetto delle normative nel settore alimentare.