Saldi 2020: al via in Sardegna il 4 di gennaio

Saldi stagione invernale: in Sardegna cominceranno sabato 4 gennaio. Per portarci avanti ecco anche la data di quelli estivi...
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Tale data è stata fissata sulla base di quanto disposto dal Decreto Assessoriale della Regione Autonoma della Sardegna n.8 del 15/06/2011 che stabilisce l’inizio delle vendite di fine stagione nel primo giorno feriale antecedente l’Epifania (saldi invernali) e nel primo sabato del mese di luglio (saldi estivi).
Nei quaranta giorni antecedenti la data di inizio dei saldi e quindi a partire dal 25 novembre 2019, sono vietate le vendite promozionali e le vendite di liquidazione per il settore non alimentare (art.4 L.R. 17/2006).
Per l’inizio dei saldi, così come precisato dal Servizio Attività Produttive, non è dovuta alcuna comunicazione.

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Sigfrido Ranucci in Sardegna, “innamorato” della signora Nerina, 70 anni e una vita dedicata al pane e alle tradizioni

“La migliore fregula mai assaggiata fino ad ora”, scrive Ranucci.
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C’è una Sardegna che resiste al tempo, che non dimentica le proprie radici e continua a custodire saperi antichi con la stessa cura di un tesoro. È questa la Sardegna raccontata dal giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, che ha condiviso la sua esperienza in un’azienda agricola con agriturismo nel cuore del Sulcis: Sogno Sulcitano.
Qui, a conquistare subito l’attenzione, è Nerina, ultrasettantenne instancabile che ogni giorno, dall’alba al tramonto, lavora con dedizione in un forno che ha 250 anni di storia. Con mani esperte e gesti tramandati da generazioni, impasta grani antichi coltivati direttamente dall’azienda per dare vita a pane fragrante, fregula – “la migliore mai assaggiata fino ad ora”, scrive Ranucci – fettuccine e dolci che non sono semplici ricette, ma vere opere d’arte capaci di racchiudere sapori perduti.
Nerina non ha mai preso un aereo. Ha scelto di restare saldamente ancorata al suo mondo, fatto di forno caldo, terra e tradizioni. Una vita semplice e straordinaria, nella quale però non manca la passione per la lettura, che coltiva con la stessa intensità della sua arte in cucina.
Il racconto di Ranucci è un omaggio a quella Sardegna che non cede all’omologazione, ma continua a custodire le proprie radici, trasformandole in un’esperienza sensoriale unica, da assaporare e da tramandare.

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