Aggressione alla deputata Lapia: il pm di Nuoro chiede l’archiviazione ma i legali si oppongono. Oggi la decisione in tribunale
Il caso era scoppiato all'indomani della denuncia della parlamentare quando il capogruppo alla Camera del M5S Francesco D'Uva parlò di una brutale aggressione alla collega
La denuncia presentata dalla deputata del M5S Mara Lapia nel dicembre scorso, per un’aggressione subita da parte di un uomo in un supermercato di Nuoro, rischia l’archiviazione: la procuratrice di Nuoro Patrizia Castaldini ha firmato una richiesta di archiviazione per l’unico indagato, Daniele Imperatore, 40 anni, formalmente sospettato di lesioni personali e minacce.
Come riporta Ansa Sardegna, dalle indagini svolte, però, non sarebbero emersi elementi tali da suffragare il racconto fornito dalla deputata. La notizia, anticipata dai quotidiani sardi, è stata confermata all’ANSA dalla stessa deputata, che attraverso i suoi legali, Nicola Madia e Basilio Brodu, ha presentato un atto di opposizione al provvedimento della procuratrice che approderà oggi davanti al Gip di Nuoro. I legali sostengono che siano state “ignorate prove documentali come i certificati medici e alcune testimonianze”.
Il caso era scoppiato all’indomani della denuncia della parlamentare quando il capogruppo alla Camera del M5S Francesco D’Uva parlò di una brutale aggressione alla collega. Le conferme erano arrivate poi dalla stessa deputata alla stampa. Dopo un battibecco iniziato con l’uomo alla cassa, e proseguito nella piazzola di un supermercato, Imperatore – secondo il racconto della deputata – l’aveva colpita con un pugno e poi con un calcio quando era a terra.
In seguito alla vicenda si erano scatenati i social, con presunti testimoni che smentivano la ricostruzione della Lapia. Fu poi la parlamentare a pubblicare su Facebook il referto dell’ospedale San Francesco che parlava dell’infrazione all’arco anteriore di una costola con prognosi di 30 giorni.
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