Teatro gremito a Guspini per lo spettacolo di Neri Marcorè che viene molto spesso in Sardegna, non solo per impegni professionali. Lo spettacolo di ieri fa parte della rassegna “Autunno d’Autore” che quest’anno era dedicata a chi, in questi tempi, resiste al vento, intitolata “In direzione ostinata e contraria” inaugurata il 31 ottobre, si concluderà il 5 dicembre e prevede altri 2 appuntamenti, “Legarsi a Maria, omaggio a Maria Lai” il 22 novembre e la proiezione del file “L’uomo che comprò la luna”di Paolo Zucca il 5 dicembre.

«Marcorè ha la capacità di trattare anche i temi più seri con leggerezza – ha commentato Francesca Tuveri, assessora alla Cultura del Comune di Guspini – ha l’abilità di rendere tutto naturale e semplice, ma senza banalizzare, e ieri lo ha dimostrato in oltre due ore di spettacolo».

L’artista marchigiano insieme al musicista Domenico Mariorenzi, ha interpretato i brani dei più importanti cantautori italiani, e tra un brano e l’altro si è esibito nelle sue fedelissime imitazioni. H poi affrontato i temi di più stretta attualità, ma con la sua solita ironia.

Una piazza Garibaldi gremita lo ha atteso e lui, chitarra in mano, non l’ha delusa. Quasi un’ora di canzoni suonate e cantate sul piccolo palco allestito per la manifestazione Marina Cafè Noir che anche quest’anno ha animato per tre giorni il quartiere Villanova a Cagliari. Nella serata conclusiva del Festival di letterature applicate, gran finale con Neri Marcorè.

L’attore marchigiano ha cantato Fabrizio De Andrè da Hotel Supramonte, immancabile “omaggio ad una terra che De Andrè amava ma non era il solo” sino al gran finale con Il pescatore con il pubblico che ha cantato ogni singolo verso della celebre e sempre attuale canzone di Faber.