Il freddo è arrivato: AAA cercasi coperte per i rifugi della Sardegna

Nonnina Heidi da Gonnosfanadiga testimonial per l'appello "coperte per i rifugi": le strutture che ospitano cani e gatti randagi e abbandonati della Sardegna hanno bisogno di coperte, cuscini, tappeti, maglioncini. Tutto quello insomma che riuscirà a donare un inverno meno faticoso e più caldo ai quattro zampe ospiti nelle tantissime strutture dell'Isola
Il freddo ormai è arrivato anche in Sardegna e il famigerato cambio dell’armadio va fatto con urgenza: lettori di Vistanet, mi raccomando! Conservate coperte, lenzuola, asciugamani, maglioni vecchi, quelli che non potete donare in beneficenza: i cani e i gatti dei rifugi ve ne saranno eternamente grati.
Pensate a ogni volta che piove, in un qualunque rifugio quante copertine vengono bagnate e finiscono grondanti acqua: impossibili da asciugare velocemente. Serve cambio rapido e nuovo materiale. Pensate a quanti animali anziani hanno bisogno di trascorrere al caldo la notte e le giornate nei box. Ascoltate l’appello di Nonnina Heidi, testimonial della campagna “coperte per i rifugi”: chi più di lei può farsi portavoce di questa richiesta?
Inutile dire che più che le coperte quello che serve sono le adozioni ma, in attesa di continuare con i nostri appelli relativi ai quattro zampe in cerca di casa, rendiamoci utili comunque regalando loro almeno un inverno al caldo.
Nonnina Heidi vive nel rifugio di Gonnosfanadiga Amici degli Animali che ospita circa 250 cani ma in Sardegna sono tantissime le realtà che hanno necessità di supporto di questo tipo, oltre che economico (Amici degli Animali, Casa di Bingo, Casa del Randagio, Bau Club e tante altre ancora e potete trovare tutti i loro contatti su FB).

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Sardegna nella morsa del calore africano: in arrivo tre giorni roventi con temperature oltre i 40 gradi

Un'ondata di calore intensa e prolungata si appresta a colpire la Sardegna, proiettando l’intera isola in un’atmosfera rovente, tipica dei deserti nordafricani. A determinare il fenomeno è una vasta area di bassa pressione attualmente in movimento dalle coste del Portogallo verso la Spagna, che sta spingendo verso est un’imponente massa d’aria calda proveniente dal Nord Africa.
Sardegna nella morsa del calore africano: in arrivo tre giorni roventi con temperature oltre i 40 gradi
Un’ondata di calore intensa e prolungata si appresta a colpire la Sardegna, proiettando l’intera isola in un’atmosfera rovente, tipica dei deserti nordafricani. A determinare il fenomeno è una vasta area di bassa pressione attualmente in movimento dalle coste del Portogallo verso la Spagna, che sta spingendo verso est un’imponente massa d’aria calda proveniente dal Nord Africa.
Il risultato è l’attivazione di una vera e propria “bolla sahariana” che, a partire dal pomeriggio di lunedì 24 giugno, investirà il territorio sardo in maniera progressiva e capillare. Secondo quanto riportato nell’avviso ufficiale diramato dalla Protezione Civile regionale, le giornate di martedì 25 e mercoledì 26 saranno caratterizzate da un aumento generalizzato delle temperature, con picchi che in diverse aree dell’isola potranno superare agevolmente i 40, se non addirittura i 41 gradi.
Le prime zone interessate saranno i settori meridionali e orientali, tradizionalmente più esposti alle correnti calde in risalita dal Sahara, ma il fenomeno si estenderà rapidamente verso le aree interne e settentrionali, coinvolgendo l’intero territorio regionale entro la metà della settimana. L’allerta riguarda in modo particolare le zone lontane dalle coste, dove l’effetto mitigante del mare sarà meno avvertibile e il caldo potrà raggiungere livelli critici. Le autorità raccomandano massima prudenza, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione, e invitano ad evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore centrali della giornata, a mantenere un’adeguata idratazione e a limitare le attività fisiche all’aperto. Si tratta del primo vero episodio di caldo estremo della stagione estiva, e tutto lascia pensare che potrebbe non essere l’ultimo: l’estate 2025, secondo molti meteorologi, sarà ancora una volta segnata da lunghi periodi di alta pressione africana e da valori termici ben oltre la norma.

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