Un Halloween cagliaritano tra cripte, spettri e defunti: alla riscoperta del culto dei defunti in Sardegna
Alla riscoperta del culto dei defunti in Sardegna, a Cagliari in particolare: una serata per rivivere, strada facendo, i bui vicoli del centro storico, le credenze popolari, i fantasmi e gli spettri, i conventi di clausura ma anche le mutazioni storiche di feste come Halloween e Ognissanti
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Mettete un 31 ottobre all’insegna del mistero. Mettete un Tour per uno specialissimo Halloween cagliaritano tra cripte, spettri e defunti. Ma anche storie (realmente accadute), di grande suggestione. L’ultimo giovedì di ottobre, che per gli esoteristi rappresenta un evento magico, quasi una coincidenza astrale: sveleremo in una imperdibile serata per gli amanti del genere MISTERY, la riscoperta – con dovizia di particolari storici – del culto dei defunti in Sardegna, a Cagliari in particolare. Si parlerà anche di “Mazzinasa”, fattucchiere, stregoneria.
Addio a Mario Manera, compagno di squadra di Gigi Riva nel Cagliari campione d’Italia

Arrivato in rossoblù poco dopo lo Scudetto del 1970, Manera fece parte di una rosa che aveva conquistato il cuore dei tifosi e che ancora oggi è ricordata come una delle più importanti pagine del calcio nazionale.
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Il calcio italiano saluta Mario Manera, ex difensore che nella stagione 1970-71 vestì la maglia del Cagliari campione, condividendo lo spogliatoio con Gigi Riva e con quella squadra che rimane uno dei simboli più forti della storia sportiva della Sardegna. Manera è morto nel suo paese natale, Bascapè, all’età di 78 anni.
Arrivato in rossoblù poco dopo lo Scudetto del 1970, Manera fece parte di una rosa che aveva conquistato il cuore dei tifosi e che ancora oggi è ricordata come una delle più importanti pagine del calcio nazionale. Nel Cagliari, Manera ebbe il privilegio di allenarsi, giocare e vivere il campo accanto a Rombo di Tuono, un’esperienza che lui stesso definì più volte “un onore e una scuola di vita”.
Terminata l’esperienza sarda, Manera trovò un legame profondo con il Genoa, dove giocò dal 1971 al 1973, contribuendo alla risalita in Serie A dei rossoblù liguri. Nella sua carriera indossò inoltre le maglie di Melegnanese, Pro Patria, Reggiana, Brescia, Atalanta, Piacenza e Pro Piacenza, lasciando ovunque il ricordo di un professionista serio e leale. Il calcio di quegli anni era diverso, più ruvido, più istintivo, meno mediatico. E Manera ne incarnò pienamente lo spirito: un difensore solido, affidabile, con senso della posizione e dedizione al lavoro di squadra.
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