Trexenta, spaccio all’ingresso di una scuola e armi illegali: un arresto e 11 denunciati

La droga è stata trovata anche all'interno della scuola e alcuni studenti, tra cui minori, sono stati segnalati all'autorità giudiziaria per consumo di sostanze stupefacenti.
I carabinieri della Compagnia di Dolianova, durante una serie di perquisizioni a Ortacesus, Senorbì, San Basilio e Guasila, avvenute nella giornata di ieri con l’ausilio dei Cacciatori di Sardegna, hanno tratto in arresto a Ortacesus un giovane del posto, Edoardo Porcu, 24 anni, con precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di arma illegale. Durante la perquisizione domiciliare sono stati rinvenute due pistole, tra cui una modificata con matricola abrasa calibro 22, proiettili e un coltello. I militari non escludono che l’arma fosse pronta per essere utilizzata da un momento all’altro per attività criminose quali rapine. Nel corso delle altre perquisizioni, in un’altra abitazione sono stati rinvenuti circa tremila euro.
L’arresto di ieri avviene nell’ambito di un’indagine dei militari della Compagnia di Dolianova e della stazione di Senorbì, originariamente volta alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona della Trexenta, partita nel 2018. In particolare, i militari avevano il sospetto che ci fosse giro di spaccio fuori dalla scuola superiore Einaudi di Senorbì. Con l’ausilio dell’unità cinofila, i militari hanno rinvenuto, all’interno dell’istituto, piccole quantità di marijuana, hashish e cocaina. Ma l’indagine ha visto coinvolti anche vari contesti sociali e diverse età. Il 9 ottobre era stato arrestato un 46enne di Guasila trovato in possesso di 3 kg di marijuana. Successivamente, nelle scorse settimane 11 persone sono state deferite per detenzione di stupefacenti. Alcuni studenti della scuola Einaudi, tra cui dei minorenni, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per consumo di droga.
Oggi, appunto, l’arresto del giovane di Ortacesus su cui grava l’accusa di detenzione di arma illegale. Si sospetta che possa essere collegato alla banda che spacciava fuori dalla scuola (su questo si stanno facendo ulteriori accertamenti). Attualmente si trova presso il carcere di Uta. Le attività investigative proseguono nel tentativo di risalire ai vertici della banda di spacciatori.

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