Blitz antidroga dei carabinieri della Stazione di Sinnai ieri a Settimo San Pietro. Impegnati nella piazza della chiesa di San Pietro Apostolo per realizzare immagini per esigenze istituzionali, i militari sono stati attirati dal forte odore di marijuana proveniente da un’abitazione nei pressi della piazza. Intravedendo la possibilità di trovare il luogo che da tempo cercavano, si sono recati presso l’abitazione dell’arrestato, T.M., 44enne incensurato e disoccupato di Settimo San Pietro. È accusato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante la perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto e sequestrato circa 257 kg di marijuana dei quali 251 essiccate, 4 kg in due bacinelle e il restante in trentasette confezioni termosaldate. E poi ancora, due piante di cannabis indica coltivate in vasi di plastica, due bilance elettriche di precisione, denaro contante pari a 2240 euro e vario materiale per la produzione e il confezionamento. Se immessa sul mercato, la sostanza stupefacente avrebbe fruttato 2.500.000 euro.

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati stamane dal Maggiore Valerio Cadeddu, Comandante della Compagnia Carabinieri di Quartu Sant’Elena e dal Colonnello Ivan Giorno della Compagnia di Cagliari nel corso di una conferenza stampa.

Arrivata al rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia, Saralina è uno scheletro con il cuore ancora pieno di voglia di vivere. I suoi occhi raccontano una storia fatta di abbandono, fame e silenzio, il silenzio di chi l’ha vista passare per strada e ha scelto di voltarsi dall’altra parte.

«È magra da far paura, sembra disegnata a matita – raccontano le volontarie – chissà da quanto tempo non mangiava. Quando l’abbiamo accolta, ci ha guardate come se non ci credesse. Come se non capisse cosa volesse dire essere finalmente al sicuro».

Le analisi hanno confermato la leishmaniosi e una grave anemia, ma per ora non è necessaria una trasfusione. I volontari si dicono sollevati, ma anche consapevoli che la strada per la ripresa sarà lunga.
«Ha già sofferto troppo. Non dovrebbe pagare lei il prezzo dell’indifferenza umana. Ma è viva, e questo per noi è già una battaglia vinta. Ora tocca a noi fare il resto».

Saralina è l’ennesimo simbolo di una società che anestetizza le emozioni e normalizza la crudeltà dell’abbandono. «L’indifferenza è la malattia peggiore. Nasconde la sofferenza sotto una coperta di silenzio. Ma noi quella coperta l’abbiamo tolta, e sotto c’era lei, una creatura stremata ma non piegata».

Da oggi Saralina ha un cuscino, una ciotola piena, cure veterinarie e braccia che la stringono. Ha una possibilità. «E se anche questa storia è un pugno nello stomaco, allora è il momento di svegliarsi. Perché Saralina merita più di uno sguardo pietoso: merita una nuova vita». Chiunque voglia aiutare Saralina può contattare la LIDA Sezione Olbia: 3334312878 – [email protected]

www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000: 01976050904