Grandissimo Filippo Tortu che vola nella finale dei 100 metri ai Mondiali di Atletica di Doha.

Il centometrista sardo si rende protagonista di una grande prova nella terza batteria della semifinale. Il tempo finale, 10″11′ è nettamente migliore rispetto a quello di 10″20′ con cui si era qualificato a questa gara e il terzo posto vale l’accesso automatico alla finale. 

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Il recordman italiano originario di Tempio correrà questa sera tra i big mondiali della velocità. Coleman appare inarrivabile, mentre gli altri gradini del podio sono un sogno forse non impossibile, anche se la concorrenza è tanta.

Si tratta comunque di un risultato storico per l’Italia. L’ultimo italiano in una finale mondiale dei 100 metri risale infatti al 1987, quando a Roma Pierfrancesco Pavoni giunse settimo. Per Tortu si spera in qualcosina di più.

Appuntamento questa sera su Rai Sport alle 21.10. 

Un dramma che si è trasformato in un doppio dolore. A distanza di 4 mesi dall’incidente sulla Statale 466, tra Serdiana e Ussana, che era costato la vita a Mirko Farris, 37 anni, di Quartu, è morto anche il conducente della moto, Roberto Sirigu, suo coetaneo e concittadino.

Era l’alba del 19 aprile quando la moto guidata da Sirigu si è schiantata contro un cartello stradale. L’impatto, violentissimo, non ha lasciato scampo a Farris, sbalzato a diversi metri di distanza e morto sul colpo. Il conducente, invece, era stato trasportato in codice rosso all’ospedale Brotzu di Cagliari.

Dai primi accertamenti, la Procura di Cagliari aveva disposto esami tossicologici immediati, che avevano evidenziato un tasso alcolemico di 1,87 grammi per litro, oltre tre volte il limite consentito. Per questo motivo, il 39enne era stato denunciato per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.

Dopo il ricovero, Sirigu era stato dimesso e aveva fatto ritorno a casa, dove sembrava essersi ripreso fisicamente, pur portando addosso il peso del dramma. Ma nelle scorse ore è arrivata la notizia della sua morte improvvisa. Sul corpo – riferiscono fonti investigative – non sarebbero stati trovati segni di violenza, escludendo al momento l’intervento di terzi.