(VIDEO) Cala Sinzias, lieto evento al Tamatete: nella notte nascono 74 piccoli di tartaruga
Sono usciti dal loro guscio questa notte, tra le 22.30 e le 24, 74 piccoli di tartaruga. Senza paura sono spuntati da sotto la sabbia per affrontare il mare e la vita che li attende. Un evento emozionante seguito e monitorato con attenzione dall'Area Marina Protetta di capo Carbonara.
Lieto evento a Cala Sinzias. 74 piccoli di tartaruga Caretta caretta sono nati questa notte tra le 22.30 e le 24 circa da un nido neo-identificato in una porzione di spiaggia dello stabilimento ‘Lido Tamatete’.
Sul posto è intervenuto lo staff dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, nodo della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, coordinata dall’assessorato dell’Ambiente, che ha seguito la nascita fin dalla segnalazione del primo piccolo emerso, insieme al personale della Capitaneria di porto di Villasimius e il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
Presenti alla nascita e alla marcia dei neonati sino all’acqua anche il titolare e lo staff dello stabilimento, che con il loro prezioso supporto hanno permesso anche l’identificazione della camera del nido. Il nido è stato messo in sicurezza e sarà monitorato per i prossimi giorni fino all’ispezione della camera.
«Si tratta dell’unico evento nel 2019, quindi la regione sarda dimostra di essere un territorio importante e fondamentale per le nidificazione confermato dalle Nidificazioni degli anni precedenti» spiega Fabrizio Atzori dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara.
Resta fondamentale il rispetto delle disposizioni per la salvaguardia della fauna marina protetta: chi avvista una tartaruga marina deve evitare di disturbare l’animale mantenendo il silenzio e una distanza di almeno quattro metri dall’esemplare, avendo cura di non posizionarsi mai di fronte per non scoraggiarlo nella scelta del sito. Occorre assolutamente evitare il contatto fisico e contenere il numero degli osservatori al minimo e comunque non superare il numero massimo di dieci osservatori alla distanza di quattro metri. Da evitare l’uso di flash e di sorgenti luminose che alterino le condizioni di luminosità esistenti. L’eventuale uso di torce è consentito solo al termine della fase di deposizione, preferibilmente schermandole con filtro rosso (o drappo di tessuto) ed esclusivamente per facilitare la corretta individuazione del nido per la successiva delimitazione a cura del personale del Corpo forestale regionale.
La Rete regionale per la conservazione della fauna marina continua a monitorare i siti in attesa di eventuali nuove schiuse.
(Si ringrazia per il video l’Area Marina Protetta di Capo Carbonara).
© RIPRODUZIONE RISERVATA