I carabinieri hanno rintracciato stamane all’alba, in località agricola Pimpisu, nel comune di Serramannna, Marcello Gungui, 32enne di Mamoiada, latitante, ricercato per l’omicidio di Danilo Sella, avvenuto nel paese barbaricino nel 2008. Per questo delitto Gungui è stato condannato a 18 anni di reclusione con rito abbreviato. La sentenza è stata confermata dalla Cassazione l’11 settembre e, appreso ciò, l’uomo ha fatto perdere le proprie tracce, fino a stamattina.

Verso le 4, i carabinieri della compagnia di Sanluri, sono riusciti a individuare il nascondiglio: un casolare abbandonato. Qui è stato sorpreso nel sonno insieme a un altro uomo, Antonio Maria Boi, 28enne di Oliena anch’egli pregiudicato.

Grazie a questo blitz poi i militari hanno perquisito e rastrellato l’area circostante, rinvenendo una piantagione di marijuana appositamente occultata da piante di mais. Sono state sequestrate più di settemila piante di tale sostanza stupefacente, che se immessa sul mercato, avrebbe fruttato un milione e mezzo di euro.

Gungui dovrà scontare la pena detentiva per l’omicidio di 11 anni fa; in più è accusato, insieme ad Antonio Maria Boi, di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti. Entrambi ora si trovano nel carcere di Uta. All’operazione di stamane hanno partecipato anche i Cacciatori di Sardegna, il Nucleo Elicotteri di Elmas e i Barracelli.

Un anno fa veniva massacrato e ucciso ad Abbasanta Manuel Careddu.

L’11 settembre 2018 il 18enne fu ucciso con efferata violenza da cinque ragazzi di Ghilarza, tutti condannati negli ultimi mesi dal Tribunale di Oristano e dal Tribunale dei Minori di Cagliari. Il delitto, uno dei più inquietanti che si ricordi in Sardegna, fu consumato sulle rive del lago Omodeo. Manuel fu colpito da una violenta picconata sferrata da Christian Fodde e poi finito a colpi di pala. 

Il suo corpo fu ritrovato più di un mese dopo, il 17 ottobre 2018, in un terreno nelle campagne di Ghilarza, dove fu trasportato e abbandonato dai suoi carnefici. 

A un anno dalla tragica morte di questo ragazzo, massacrato per un piccolo debito di droga, la giustizia ha iniziato a fare il suo corso con le prime sentenze. Fodde è stato condannato in primo grado all’ergastolo, Riccardo Carta a 30 anni e Matteo Satta a 16 anni, stessa pena inflitta ai due minorenni, un ragazzo e una ragazza.