Negli ultimi giorni abbiamo vissuto un colpo di coda dell’Estate. Come riportato da Meteo Sardegna, l’Alta Pressione ha preso il sopravvento e l’affondamento del vortice ciclonico afro mediterraneo sul Marocco innescava la risalita di masse d’aria caldo umida dall’entroterra algerino. Ed è così che le temperature si sono ripresentate facilmente al di sopra delle medie stagionali, accontentando quei tantissimi turisti che ancora affollano la nostra amata regione.

Ora però il tempo sta per cambiare. Stiamo andando incontro all’inizio dell’autunno astronomico e l’aria fresca verrà a farci visita. Subentrerà nelle prossime ore, sul finire della giornata, ma sarà più incisiva a cavallo tra giovedì e venerdì quando i venti di Grecale – quindi da nordest – soffieranno con intensità sostenuta. La perturbazione in transito sull’Italia non dovrebbe arrecare fenomeni importanti, avremo però degli annuvolamenti sui settori orientali della Sardegna dove potrebbe arrivare qualche scroscio di pioggia anche a carattere temporalesco.

Si dovrà prestare un po’ più attenzione al fine settimana perché a quanto pare giungerà aria umida dai quadranti occidentali – evidentemente di natura atlantica – e potrebbe innescare dell’instabilità sparsa di ancora dubbiosa natura.

“Vietato palpare le pesche”. È questo il curioso, ironico ma fermissimo avviso comparso tra le cassette di frutta di un fruttivendolo cagliaritano, e che ha attirato non solo l’attenzione dei clienti, ma anche quella dei passanti e dei social.

Il cartello, posizionato in bella vista sopra una cassetta di pesche succose, sembra aver avuto un effetto… sorprendente. Le pesche, infatti, sono quasi finite: ne restano appena una manciata. Ma la domanda ora sorge spontanea: le avranno scelte davvero senza toccarle? O qualcuno, più discreto, ha ceduto alla tentazione di una rapida “verifica manuale” prima dell’acquisto?

L’avviso è un piccolo capolavoro di comunicazione: diretto, spiritoso e in fondo anche igienicamente saggio. Non è raro, infatti, che i commercianti chiedano ai clienti di evitare di maneggiare la frutta, specialmente quella delicata come le pesche, che si ammaccano facilmente.

Non sappiamo se si sia trattato di un colpo di genio o di semplice esasperazione da frutta rovinata, ma una cosa è certa: il cartello ha colpito nel segno, e la bancarella si è quasi svuotata. A dimostrazione che a volte, anche una semplice frase può fare marketing… e sorrisi.