«Una foto in bianco e nero per raccontare la mia storia, fermare tutto e subito per ricordare un momento in particolare, il periodo più brutto della mia Vita. Un periodo che spero diventi al più presto soltanto un brutto ricordo (11/9/2019)». Con una foto in b/n postata su Instagram, Claudia Lai, moglie del giocatore del Cagliari Radja Nainggolan, ritorna a parlare delle cure che sta affrontando per sconfiggere il cancro.

L’annuncio della malattia era arrivato lo scorso 11 luglio, data in cui aveva iniziato la chemioterapia. L’immagine è stata accolta con tantissimo affetto dai fan e dagli amici. L’annuncio del tumore era stato dato sempre sul social Instagram: «È da un mese che mi sveglio la mattina sperando che si tratti solo di un incubo», attraverso il racconto di quello che la donna stava attraversando, l’inizio della chemioterapia.

«Ho sperato che questa giornata arrivasse il più tardi possibile ma non è stato così — aveva scritto — e con loro anche la mia allegria.. da oggi inizierò un nuovo percorso della mia vita, la chemioterapia». Claudia Lai è sposata con Nainggolan, ex Roma e Inter dal 2011 prestato al Cagliari per stare vicino alla moglie, e mamma di due figlie.

Sono giorni difficili per la famiglia Nainggolan. La moglie del giocatore belga, Claudia Lai, ha scoperto da circa un mese, di essere malata. Oggi ha dato l’annuncio su Instagram con un post.

“È da un mese che mi sveglio la mattina sperando si tratti solo di un incubo. Ho sperato che questa giornata arrivasse il più tardi possibile ma non è stato così. Le giornate sono volate e con loro anche la mia allegria. Da oggi inizierò un nuovo percorso della mia vita, la CHEMIOTERAPIA.

E chi lo avrebbe mai detto che Claudia per una volta nella vita avrebbe avuto PAURA di iniziare una nuova giornata, paura è dire poco, dopo le secchiate di lacrime versate. È ora di andare a combattere questa brutta bestia. Ringrazio con tutto il cuore la famiglia e gli amici che mi hanno aiutata a vivere al meglio questo mese dandomi la forza e la positività necessaria ad affrontare tutto. Ma soprattutto hanno saputo gestire ogni mio malumore (con un alto livello di sopportazione”.