Effettivamente somiglia a un grosso topo marrone, soprattutto quando nuota e distende la sua lunga coda, ma è molto meno timida, almeno quella che alloggia al Parco delle Saline di Molentargius.

Questa mattina la nutria ritratta nella foto, nuotava tranquillamente nelle acque delle saline in mezzo a migliaia di piccolissimi pesciolini che in questo periodo affollano la grande pozza che alimentata costantemente dall’acqua del mare, sembra una piscina naturale.

L’animale per nulla spaventato dalle persone che la osservavano e fotografavano, a sua volta osservava incuriosita gli umani e con il naso all’insù cercava di captarne gli odori. Una volta compreso che non correva pericoli e le persone non erano poi così interessanti, ha ripreso imperterrita la sua nuotata.

Oggi vi parliamo di un animale bistrattato, maltrattato e nei confronti del quale ci sono davvero migliaia di pregiudizi: la nutria. Grazie a quest’articolo però cercheremo di farvi cambiare idea o quantomeno di pensare a questo animale, ben presente anche a Cagliari e zone limitrofe, in maniera completamente diversa sfatando molti miti.

Ma da dove arrivano le nutrie? Ovviamente non sono arrivate in Italia da sole, la colpa infatti è come sempre dell’uomo che le ha portate nel nostro paese come animali da pelliccia (le modaiole pellicce di castorino di qualche anno fa). Finita poi la moda le nutrie (allevate per essere uccise) sono state “liberate” perché non servivano più e ora vengono accusate addirittura del dissesto idrogeologico. Insomma, invece di recuperare agli errori e alle sofferenze inflitte a questi incolpevoli animali si continua a infierire su di loro.

Le nutrie sono mammiferi, come i cani o i gatti, in grado di provare emozioni complesse, e possono creare facilmente legami affettivi anche con gli esseri umani come dimostrato ampiamente nella pagina Facebook AAE Nutrie dalle tante storie di nutrie domestiche e di quelle selvatiche che instaurano rapporti meravigliosi con chi le avvicina con pazienza e rispetto. “E’ oramai dimostrato che le cosiddette eradicazioni non diminuiscono la popolazione delle specie colpite. Al contrario, le uccisioni indiscriminate, che rappresentano un mero favore alla sete di sterminio dei cacciatori, non fanno altro che innescare i naturali meccanismi di sopravvivenza delle specie oggetto delle uccisioni di massa, facendone aumentare le nascite per sopperire ai decessi” – dichiara Gualtiero Crovesio, responsabile della LAV a Torino.

Ma ecco i principali falsi miti su di loro:

La nutria è un grosso ratto

Nonostante la somiglianza, dovuta all’appartenenza all’ordine dei roditori, la nutria non è imparentata con il ratto ma è più affine a cavia e cincillà.

La nutria si ciba della fauna locale

Niente di più falso: la nutria è strettamente vegetariana e quindi erbivora.

La nutria è aggressiva

La nutria ha un carattere simile a quello delle cavie. E’ docile, schiva ed essendo totalmente vegetariana non attacca alcun animale.

La nutria porta malattie

E’ dimostrato che la nutria non porta malattie pericolose per l’uomo.

La nutria è una specie invasiva

Non è stata la nutria a invadere l’Italia. Sono stati gli allevatori senza scrupoli a liberarla, quando il loro allevamento per la pelliccia non rendeva più.

Abbattere le nutrie potrebbe far diminuirne il numero

E’ al contrario dimostrato che il controllo della popolazione delle nutrie tramite l’abbattimento è fallimentare perchè il numero di animali ritorna rapidamente allo stesso livello. La nutria infatti aumenta la sua prolificità se il numero di individui della popolazione diminuisce.

La nutria distrugge gli argini e causa inondazioni

Le inondazioni sono causate dall’incuria degli amministratori, dalla mancanza di fondi destinati all’ambiente, dallo sfruttamento del suolo e dalla cattiva gestione.