Vertenza latte: nuovo incontro a Tramatza, ma i leader della protesta disertano

Valentina Manca presidente di Più Sardegna, aveva lanciato ai pastori l'appello per presentare uniti la sua proposta, ma oggi all'incontro di Tramatza con l'Assessora all'Agricoltura, i leader della protesta non c'erano. Nenneddu Sanna: «Abbiamo cominciato la protesta come pastori, vogliamo continuarla come pastori»
“Un contratto triennale garantito dalle parti politiche che preveda, demandando alla libera contrattazione delle parti tutte, le seguenti condizioni: la formazione del prezzo del litro di latte ovicaprino utilizzando come base di calcolo il valore medio del costo di produzione, determinato da Ismea in 1,12 euro/litro Iva esclusa, e indicando quale parametro fisso, nella determinazione del suo costo di produzione, il valore della prestazione giornaliera dell’operatore della filiera del latte e dei suoi collaboratori familiari, stabilendolo nella misura minima di 60 centesimi/litro“.
Questa la proposta di Più Sardegna, presentata oggi all’Assessora Regionale all’Agricoltura Gabirella Murgia. Ieri la presidente dell’associazione di allevatori Valentina Manca, aveva rivolto un appello a tutti i pastori sardi per presentarsi uniti all’incontro di oggi a Tramatza, ma i leader della protesta dei pastori non si sono presentati, Gianuario Falchi, Felice Floris e Nenneddu Sanna leader storici dei pastori, che hanno partecipato agli incontri di quest’inverno con i rappresentanti di Governo e Regione non hanno raccolto l’appello.
«Abbiamo cominciato la protesta come pastori -ha dichiarato Nenneddu Sanna– e vogliamo continuarla come pastori. La protesta è partita per ottenere un giusto prezzo del latte, per dettare le regole, le basi per le prossime annate e non per creare nuove associazioni di categoria, abbiamo preferito non partecipare, senza nulla togliere a Più Sardegna». Oggi a Tramatza davanti ai circa 200 allevatori presenti, la presidente di Più Sardegna ha ribadito la necessità di un dialogo pacato, non approvando la lotte di piazza dei mesi scorsi.
«Sono davvero allibito per le dichiarazioni dell’Assessora all’Agricoltura – ha proseguito Sanna- riferendosi evidentemente ai pastori senza bandiera, cioè a noi, ha ringraziato Più Sardegna per essere un’associazione calma e disciplinata, al contrario di altri pastori dall’atteggiamento aggressivo. E peggio, secondo lei, le nostre proposte non erano condivisibili ma queste invece lo sono».
Secondo Sanna questa proposta è semplicistica, non tiene conto di alcuni aspetti della produzione, molto importanti: « Sarei il primo ad essere contento se si ottenesse un contratto di un euro più Iva al litro – ha concluso il Pastore di Orune- ma evidentemente non si è tenuto conto di tutto quello che gira intorno alla produzione del pecorino, dei vari formaggi, e del latte. Non capisco perché le nostre proposte che sono molto più concretizzabili non sono condivisibili, mentre quelle di Più Sardegna maggiormente complesse invece lo siano».

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