Caro Cellino: adesso siamo pari
Cagliari-Brescia era una partita molto attesa: lo scontro diretto con Celllino, contro una neopromossa, lo stadio pieno, tifosi ansiosi di vedere confermate le speranze che la campagna acquisti aveva promesso. Alla fine onore al pubblico tifoso, che però qualche riflessione deve pur farla, se già non l’aveva timidamente avanzata. La campagna acquisti è stata buona, ma non mirata. Mi è sembrata come quelle dell’Inter, sia detto senza secondi sensi, cioè sbagliata nell’impostazione. Tanti doppioni in certi ruoli e carenze in altri.
Caro Cellino: adesso siamo pari. Una partita molto attesa: lo scontro diretto con Celllino, contro una neopromossa, lo stadio pieno, tifosi ansiosi di vedere confermate le speranze che la campagna acquisti aveva promesso.
Alla fine onore al pubblico tifoso, che però qualche riflessione deve pur farla, se già non l’aveva timidamente avanzata. La campagna acquisti è stata buona, ma non mirata. Mi è sembrata come quelle dell’Inter, sia detto senza secondi sensi, cioè sbagliata nell’impostazione. Tanti doppioni in certi ruoli e carenze in altri.
È certo un bene una rosa larga, ma si gioca in undici ed è inutile avere due grandi portieri. Abbiamo in mezzo al campo Rog, Nainggolan, Castro, Birsa, Cigarini, Faragò, Nandez, Oliva, Deiola, Ionita, e non ce li hanno regalati. L’unica mezza punta possibile mi pare Castro. Terzino abbiamo schierato Pinna che dopo un inizio timido ha via via preso confidenza col gioco e con le iniziative. Mi pare dotato di un buon cross. Peccato per la carenza di centimetri, visto che è un terzino. Ha esordito Ragatzu e la considero una nota lieta. Ho sempre creduto in lui e insisterei vista anche la pochezza dei concorrenti.
Purtroppo si è fatto male Pavoletti, uno che vale solo per quanto segna e quindi va atteso per tutti e novanta minuti. Cerri penso che sia ormai noto a tutti e ci siano pochi reduci. Ieri ha addirittura giocato bene, secondo i suoi standard, ma come dicono dalle mie parti, non de giua. Anche l’anno scorso Maran aveva schierato Barella in regia, quest’anno si è ripetuto con Naingo, che è l’unico che può farsi venti metri di forza col pallone, l’unico che riparta veloce, altro che stazionare a recuperare palloni, cosa che fa comunque, come Barella appunto. Eravamo rimaneggiati, ma siamo stati anche indietro come fisicità, movimento corale, reattività. Tornare in terra fa bene, non è pessimismo. Nandez non mi sembra ciò di cui il Cagliari aveva bisogno, non è insomma uno che baila football.
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