Ponte di Ferragosto: uffici comunali chiusi al pubblico venerdì 16

Nella serata di ieri, la Polizia di Stato ha concluso un’importante indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Cagliari, che ha portato all’esecuzione di sei misure di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti, accusati – a vario titolo – di atti persecutori, incendio doloso, concorrenza sleale e traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile, è nata in seguito a diversi episodi di violenza e minacce rivolti contro titolari di esercizi commerciali nel centro del capoluogo sardo. A dare avvio all’indagine è stato un grave episodio di aggressione nei confronti del gestore di una pizzeria, che ha fatto emergere un disegno intimidatorio più ampio e sistematico.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i principali indagati – soci e dipendenti di una pizzeria – avrebbero messo in atto una serie di atti persecutori e intimidatori ai danni delle attività concorrenti, nel tentativo di costringerle a cessare la propria attività commerciale. Le pressioni sarebbero state esercitate con modalità gravi e reiterate, fino ad arrivare al coinvolgimento diretto in episodi incendiari, tra cui l’incendio doloso di tre autovetture appartenenti alle vittime.
Le indagini hanno permesso di raccogliere elementi ritenuti solidi dagli inquirenti, che hanno delineato un quadro inquietante: le azioni messe in atto dai soggetti coinvolti mostrerebbero caratteristiche riconducibili a comportamenti tipici di contesti criminali organizzati di stampo mafioso, per gravità, metodo e finalità.
In parallelo, è emersa anche un’attività illecita nel traffico di stupefacenti, con un sistema ben rodato di consegne a domicilio che riforniva la piazza cagliaritana. Alcuni degli indagati risultano infatti coinvolti in un fiorente mercato della droga, condotto con modalità strutturate e continuative.
Al termine dell’indagine, la 3ª sezione della Squadra Mobile ha eseguito le misure cautelari disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari: per i due principali indagati è stata disposta la custodia in carcere; tre soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, mentre per un altro è stato applicato l’obbligo di dimora.
L’operazione rappresenta un importante risultato sul fronte della tutela della sicurezza e della legalità nel tessuto commerciale cittadino, e sottolinea l’attenzione costante delle forze dell’ordine nei confronti di fenomeni intimidatori e criminali che minano il libero esercizio delle attività economiche.