(VIDEO) Di Maio: “Grazie al M5S niente più bombe sarde in Yemen”
				«Ci abbiamo lavorato un anno, grazie ai nostri parlamentari e i ministri interessati, d'ora in poi l'autorità nazionale che si occupa dell'esportazione di armamenti, dirà di bloccare qualsiasi contratto in essere, o nuovo, che vede le esportazioni di bombe d'aria, missili o strutture di armamento verso l'Arabia Saudita o gli Emirati Arabi, per il conflitto nello Yemen». Il riferimento di Di Maio è alle bombe prodotte in Sardegna dalla Rwm ed esportate verso il conflitto in Yemen.
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«Grazie ai nostri parlamentari del Movimento Cinque Stelle non vedremo più bombe che dalla Sardegna vengono trasportate verso il conflitto in Yemen». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico e vice premier Luigi Di Maio in un video pubblicato su Facebook.
«Ci abbiamo lavorato un anno, grazie ai nostri parlamentari e i ministri interessati, e oggi in Consiglio dei ministri si è concluso l’iter, per cui d’ora in poi l’autorità nazionale che si occupa dell’esportazione di armamenti in giro per il mondo, dirà di bloccare qualsiasi contratto in essere, o nuovo, che vede le esportazioni di bombe d’aria, missili o strutture di armamento che possono andare verso l’Arabia Saudita o gli Emirati Arabi, per il conflitto nello Yemen» ha aggiunto il capo del M5S.
«Qui tutti parlano dell’immigrazione, dell’ultimo miglio dell’immigrazione, delle persone che ci troviamo nelle imbarcazioni che ci troviamo fuori dalle acque nazionali, ma nessuno parla delle cause – ha spiegato Di Maio -. Se noi cominciamo a smetterla con le esportazioni di bombe che vengono utilizzare per destabilizzare alcune aree del mondo, riusciremo un po’ alla volta anche a frenare le cause che provocano l’immigrazione che poi ci troviamo noi sulle coste italiane, ma che dovrebbe essere un problema europeo».
Ho una notizia importante da darvi sul conflitto in Yemen e l‘export di bombe ai sauditi.
Ho una notizia importante da darvi sul conflitto in Yemen e l‘export di bombe ai sauditi. Non dimenticate mai che ci sono le guerre all’origine dei flussi migratori.
Gepostet von Luigi Di Maio am Donnerstag, 11. Juli 2019
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Il sindaco Zedda replica tagliente al segretario UGL Cagliari: «Le mie parole non incitano alla violenza»

Il sindaco Massimo Zedda è intervenuto in merito alle polemiche seguite alla manifestazione di sabato e alle dichiarazioni del segretario provinciale dell’UGL di Cagliari, Andrea Geraldo.
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Il sindaco Massimo Zedda è intervenuto in merito alle polemiche seguite alla manifestazione di sabato e alle dichiarazioni del segretario provinciale dell’UGL di Cagliari, Andrea Geraldo.
In una nota, il primo cittadino ha voluto chiarire la propria posizione e respingere con decisione le accuse ricevute: «La libertà di espressione e il diritto a manifestare lo si è ottenuto nel ’45, quando hanno prevalso la libertà e la democrazia. Se avessero vinto loro, i fascisti, saremmo in carcere, da innocenti, se non peggio, nei campi di concentramento — questo parafrasando Vittorio Foa, antifascista, ebreo, partigiano, azionista, socialista eletto parlamentare da indipendente nel PCI. I provocatori e gli atti violenti vanno sempre stigmatizzati e condannati. Come queste parole, le uniche da me rilasciate, possano incitare alla violenza, lo sa solo il segretario UGL Cagliari, Andrea Geraldo. Riguardo alle sue gravissime affermazioni, non appena possibile, con il mio difensore, introdurremo le iniziative giudiziarie ritenute più opportune».
Le dichiarazioni del sindaco arrivano dopo le critiche mosse dal segretario UGL, che aveva interpretato alcuni passaggi del suo intervento come un incitamento alla violenza politica. Zedda ha ribadito invece il valore della libertà democratica e della condanna di ogni forma di provocazione e violenza, sottolineando la volontà di procedere per vie legali in risposta alle accuse.
          
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