Sin dalle 5 di questa mattina, i carabinieri della compagnia di Cagliari, con l’ausilio delle Unità Eliportate “Cacciatori di Sardegna”, del Nucleo Elicotteri Carabinieri e del dipendente Nucleo Cinofili e delle altre compagnie del provinciale di Cagliari, hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari a Cagliari, nel quartiere di Sant’Elia, e a Quartu Sant’Elena, nelle abitazioni di soggetti pregiudicati già noti ai militari.

I destinatari dei controlli, tutti maggiorenni, sono principalmente residenti in via Schiavazzi e, insieme a loro, sono stati perquisiti anche i familiari e le persone conviventi. Intervenuti in contemporanea, i militari hanno dovuto rimuovere alcune portoncini per facilitare il loro ingresso, per poi identificare e perquisire tutti i presenti colti di sorpresa.

Nel corso dell’attività sono stati rinvenuti circa 50.000 euro in banconote di piccolo taglio, verosimile provento dell’attività di spaccio, diverse dosi di hashish e marijuana, e sequestrato circa 20 dispositivi elettronici tra smartphone e tablet per il proseguo degli accertamenti tecnici.

Sono in corso gli ulteriori accertamenti di polizia giudiziaria.

Un grave attentato incendiario ha colpito nella notte la sede della Polizia Locale di via Monte Spada. Intorno alle prime ore del mattino, una segnalazione ha allertato i Carabinieri delle Stazioni di Selargius e Monserrato: un violento rogo stava divorando alcuni veicoli di servizio parcheggiati nell’area interna del comando.

Secondo le prime ricostruzioni, un individuo non ancora identificato avrebbe scavalcato la recinzione perimetrale dell’edificio, introducendosi nel cortile dove sono custoditi i mezzi della Polizia Locale. L’uomo avrebbe quindi appiccato le fiamme a tre auto di servizio, per poi fuggire rapidamente prima dell’arrivo delle pattuglie.

L’intervento immediato dei Vigili del fuoco di Cagliari ha impedito che l’incendio si propagasse all’intera struttura. Concluse le operazioni di spegnimento, gli specialisti hanno confermato la natura dolosa del rogo. I Carabinieri hanno avviato un’articolata attività investigativa: al vaglio le immagini del sistema di videosorveglianza, insieme alla raccolta di elementi utili a individuare l’autore e a chiarire movente e dinamica dell’azione.