Tortolì, 14 turisti francesi ubriachi assaltano il bar dell’albergo e picchiano i dipendenti

Il gruppo soggiornava nell'hotel. All'arrivo dei militari il gruppo era già rientrato nelle stanze.
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Un gruppo di 14 francesi, ubriachi, ha assaltato il bar dell’hotel a Tortolì nel quale soggiornavano e aggredito il personale che provava a fermarli.
Il 13 giugno, in piena notte, il gruppo di turisti sarebbe entrato nel bar e avrebbe forzato le saracinesche rubando alcolici e liquori. Il trambusto ha attirato l’attenzione del personale dipendente che, dopo aver chiesto loro spiegazioni, è stato aggredito. Dopo aver ingaggiato una colluttazione, i 14 si sono allontanati rientrando nelle loro camere. Ad avere la peggio è stato un dipendente della struttura turistica che ha riportato un trauma cranico, una contusione al ginocchio sinistro ed una ferita lacero contusa al piede destro, con 10 giorni di prognosi.
Da qui la chiamata ai carabinieri della Stazione di Tortolì, Bari Sardo e della Squadriglia di Lanusei che sono intervenuti immediatamente. I militari hanno identificato i villeggianti francesi che nel frattempo erano rientrati nelle loro stanze, ma sempre in stato di alterazione da alcool.
Jacopo Cullin saluta il suo amico a quattro zampe: “Un dolore enorme, ma grazie per tutto l’amore”

Nonostante il dolore, Cullin lancia un messaggio forte: adottare un cane è un gesto che cambia la vita. “Sono anime pure, esseri superiori che ci insegnano ad amare”, scrive, invitando chi può a dare una casa a un amico a quattro zampe. “Arrivederci amico mio, grazie di tutto, non dimenticherò mai quello che hai fatto per me”.
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L’attore e regista sardo Jacopo Cullin ha condiviso sui social un post toccante per dire addio al suo cane Brie, compagno di vita e avventure. Con parole cariche di emozione, Cullin ha voluto ricordare il legame speciale che li univa, raccontando quanto fosse difficile affrontare la perdita e, allo stesso tempo, quanto fosse immensa la gratitudine per l’amore ricevuto.
“L’amore per un cane non posso e non voglio nemmeno provare a descriverlo, sono sentimenti troppo forti da poter essere racchiusi in poche parole”, ha scritto l’attore, sottolineando la gioia di aver avuto Brie al suo fianco e la commozione nel vedere quanto fosse amato da chiunque lo incontrasse.
Brie, racconta Cullin, aveva “qualcosa di speciale”: una simpatia naturale che strappava sorrisi a tutti e uno sguardo unico, capace di seguirlo persino mentre guidava. “Sarà molto difficile trovare un altro essere vivente che mi guardi in quel modo”, confessa. Il cane era così conosciuto e amato che spesso i fan riconoscevano lui prima del padrone: “Ma sei il padrone di Brie?” era una delle domande che facevano più piacere a Cullin. Ora, immagina il suo amico “da qualche parte ad inseguire palline o a fare sguardi languidi per farsi dare qualcosa da mangiare”.
Nonostante il dolore, Cullin lancia un messaggio forte: adottare un cane è un gesto che cambia la vita. “Sono anime pure, esseri superiori che ci insegnano ad amare”, scrive, invitando chi può a dare una casa a un amico a quattro zampe. “Arrivederci amico mio, grazie di tutto, non dimenticherò mai quello che hai fatto per me”.

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