Il lentisco: dal suo legno al suo olio, tutte le proprietà di questa pianta e la sua importanza nel territorio sardo
Potete chiamarlo lentisco o lentischio. Oppure avete ampia scelta tra le numerose varianti sarde, tra cui ricordiamo chessa, modditzi, lintiscu. Comunque decidiate di designarlo, sappiate che questa pianta, e soprattutto le sue bacche, hanno delle proprietà importantissime per la salute
Potete chiamarlo lentisco o lentischio. Oppure avete ampia scelta tra le numerose varianti sarde, tra cui ricordiamo chessa, modditzi, lintiscu. Comunque decidiate di designarlo, sappiate che questa pianta, e soprattutto le sue bacche, hanno delle proprietà importantissime per la salute ed il benessere del nostro corpo. Chi ha la fortuna di averlo in casa o di poterlo ammirare durante delle scampagnate di fine estate, avrà notato che proprio in questo periodo l’albero esplode di colore: i suoi frutti si moltiplicano e passano da un rosso acceso ad una sfumatura brunastra, prendendo per la gola gli storni ed altri uccelli che ne vanno ghiotti.
Si tratta di un arbusto tipico del Mediterraneo, antichissimo e da secoli apprezzato sia per la resistenza e la flessibilità del suo legno, da sempre utilizzato come ottimo combustibile e per la profumazione degli ambienti, sia per l’olio ricavato dalla spremitura dei frutti, sfruttato sia per l’ottenimento di olio per lampade sia per l’uso alimentare. In quest’ultimo caso, tuttavia, era spesso considerato l’olio dei poveri, meno pregiato e di qualità inferiore rispetto a quello d’oliva.
Grazie a dei recenti studi, tuttavia, l’olio di lentisco sta pian piano riuscendo a prendersi una importante rivincita: la sua composizione lo renderebbe infatti ricco di caratteristiche benefiche grazie alla presenza, ad esempio, di acidi grassi monoinsaturi, steroli e tocoferoli. Da sempre utilizzato per combattere bronchiti, diarrea e tracheiti, ora sappiamo che l’olio di lentisco ha anche importanti proprietà antitumorali, che è un valido alleato nella regolarizzazione dei livelli di colesterolo e trigliceridi e che può aiutare anche in caso di affezioni dell’apparato digerente. In ambito dermatologico, le sue ottime proprietà lenitive ed idratanti ne fanno un rimedio rapido ed efficace in caso di irritazioni, bruciature e dermatiti, e lo rendono un agente curativo della psoriasi. Per questi motivi è usatissimo in campo cosmetico ed erboristico, ed i prodotti a base di questo olio miracoloso, oltre a tonificare ed idratare, presentano anche caratteristiche antinfiammatorie e combattono l’invecchiamento della pelle. Molto sfruttato anche l’olio essenziale, estratto dalla pianta attraverso distillazione, profumatissimo, rassodante e rinfrescante.
In Sardegna, che da tantissimo tempo è una delle culle di questa pianta caratteristica della macchia mediterranea, alcune di queste proprietà sono sempre state conosciute: il mastice ottenuto dalle incisioni sui rami era infatti impiegato per lenire e disinfiammare le parti doloranti del corpo, o come dentifricio e masticatorio per gli effetti benefici di cui potevano giovare denti e gengive. Importantissimo anche il suo ruolo nel mantenimento delle caratteristiche del terreno in cui cresce, grazie alla rapida ricostituzione del manto vegetale e all’umificazione agevolate dal contenuto delle sue foglie ed alla sua alta resistenza al fuoco.
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