Sardegna Pride. Chiesti agli organizzatori oltre 7000 euro per le spese della Polizia Municipale

La cifra andrebbe a coprire le spese del corpo di Polizia Municipale in servizio straordinario in occasione di manifestazioni di questo tipo, che coinvolgono un grande numero di partecipanti e per le quali viene anche modificata la viabilità.
Sta facendo discutere la richiesta da parte della Polizia Municipale del comune di Cagliari di oltre 7000 euro (7540 euro, ndr) agli organizzatori del Sardegna Pride, che si terrà nel capoluogo sardo il prossimo 6 luglio.
La cifra andrebbe a coprire le spese del corpo di Polizia Municipale in servizio straordinario in occasione di manifestazioni di questo tipo, che coinvolgono un grande numero di partecipanti e per le quali viene anche modificata la viabilità.
Gli organizzatori, che già da qualche tempo hanno avviato una raccolta fondi per finanziare tutte le spese della manifestazione, non avevano però previsto l’addebito di spese di questo tipo che sarebbero state addebitate sulla base di una delibera approvata dal Commissario Straordinario Dott. Bruno Carcangiu, il 12 giugno, a pochi giorni dalla scadenza del suo incarico.
“In seguito a tale provvedimento- scrivo gli organizzatori- per la prima volta in occasione del Sardegna Pride, infatti, verrebbero addebitati i costi per un corteo politico e pubblico, che è invece garantito dalla Costituzione”.
“L’organizzazione del Sardegna Pride -continua la nota- si riserva di tutelarsi in ogni sede. Vale la pena ricordare che, come nelle edizioni precedenti, il Sardegna Pride è un evento autofinanziato e che ha bisogno del contributo di chiunque creda nei valori della libertà e nei diritti”.
Proprio ieri, appena appresa la notizia, il neosindaco Truzzu ha dichiarato di volersi impegnare affinché il Pride si faccia e affinché gli organizzatori siano messi nelle condizioni di non dover rinunciare all’evento per motivi economici. Così ha scritto Truzzu nella sua pagina Facebook:
“Ho sempre pensato che le libere e pacifiche manifestazioni di liberi e pacifici cittadini non debbano e non possano essere cancellate, neanche indirettamente con richieste economiche che le rendono di fatto impossibili. Per questo assicuro le associazioni organizzatrici del Pride che, appena insediato, mi impegnerò a trovare un’equa soluzione, nel rispetto delle esigenze di tutti”.

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