Spinacine e cotolette Aia ritirate dal mercato: potrebbero contenere «frammenti di plastica bianca»

L'azienda ha annunciato il ritiro dal mercato di diversi lotti di Spinacine e cotolette di tacchino: come pubblicato sull'avviso del Ministero della Salute, potrebbero contenere «frammenti di plastica bianca». Ecco i lotti "incriminati"
«Richiamo per rischio fisico»: così si legge sull’avviso pubblicato sul Ministero della Salute che annuncia il ritiro dagli scaffali dei supermercati di due prodotti del marchio AIA: la cotoletta di tacchino XXL e le Spinacine. Il problema è che potrebbero contenere «frammenti di plastica bianca». «AIA desidera informare i propri consumatori di aver avviato il richiamo dalla vendita delle confezioni di due lotti di prodotti panati», si legge sul sito ufficiale. Il problema è stato rilevato «a seguito delle procedure di autocontrollo che vengono svolte nei siti produttivi».
Ad essere a rischio sono le Spinacine Aia (sia da 220 grammi sia da 440) con il lotto n° 07258020 e la data di scadenza 8 giugno 2019 e le cotolette di tacchino Bigger XXL da 280 gr, con lotto n° 07258011 e data di scadenza 8 giugno 2019. I consumatori che hanno già acquistato una o più confezioni dei due prodotti possono riconsegnarle nei punti vendita in cui hanno effettuato l’acquisto. Gli stessi punti vendita procederanno alla sostituzione o all’eventuale rimborso. AIA ha inoltre messo a disposizione un numero verde e un indirizzo mail per chiunque abbia ulteriori dubbi (800.501.509 – [email protected]).

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Piccola, onnipresente, è la cimicetta rosso-nera: nelle vostre zone come la chiamate?

Nelle vostre zone come la chiamate?
Con i suoi vivaci colori rossi e neri che ricordano disegni tribali africani, la cimicetta rosso-nera è uno degli insetti più facilmente riconoscibili in natura. Presente in quasi tutta Europa, Nord Africa e Asia, questa piccola cimice sta conquistando anche il continente americano, dove si sta rapidamente diffondendo, in particolare in Centro e Nord America, raggiungendo densità molto elevate.
L’adulto misura tra gli 8 e i 12 millimetri e ha un aspetto inconfondibile: la colorazione brillante e i disegni geometrici fungono probabilmente da segnale di avvertimento per i predatori. Le sue ali, ridotte e non funzionali al volo, la rendono un insetto esclusivamente terrestre, spesso visibile in gruppi numerosi sul terreno o sulle piante.
Il suo habitat è estremamente vario: la si può trovare in prati, giardini, boschi e persino nei centri abitati, dove si rifugia in inverno sotto vasi, cortecce e pietre, entrando in una sorta di letargo per superare i mesi freddi. È una specie onnivora, che si nutre principalmente della linfa di piante come querce, oleandri, ibisco e noccioli, ma non disdegna fiori, frutti e semi freschi. Curiosamente, può anche nutrirsi dell’emolinfa di altri insetti, vivi o morti, inclusi esemplari della propria specie.
Nonostante il suo aspetto vistoso e la diffusione massiccia, non è considerata dannosa per le piante, rendendola un ospite tollerato nei giardini. Il suo ciclo vitale dura uno o due anni, con una sola generazione all’anno: in primavera depone le uova sotto pietre o nel terreno, da cui in due o tre mesi si sviluppano le neanidi, che crescono fino a diventare ninfe e infine adulti pronti a riprodursi.

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