Sabato 1 giugno riapre nel lungomare Poetto di Quartu il Jinny Beach, stabilimento balneare, ristorante gourmet e splendida location per le serate musicali estive di Cagliari e hinterland.  Sarà una stagione con tantissime novità, che cercherà di replicare e migliorare la splendida stagione del 2018, che si è protratta fino ad ottobre inoltrato.

Si parte sabato 1 giugno con la riapertura del ristorante nella terrazza vista mare, la cui cucina sarà curata dalla chef Federica Langiu. La sua sarà una cucina dedicata per il 70%  ai prodotti freschissimi del mare sardo e per il 30% ai prodotti della terra, con aperture alla cucina internazionale, come da tradizione del Jinny Beach. È già possibile prenotare un tavolo per la serata inaugurale che prevede un menù fisso o menù alla carta.

A seguire, protagonista sarà la musica con i dj set di Cristian Farigu e Marcello Casu accompagnati dalla vocalist Diana. La serata sarà curata, come tutta la scorsa stagione e come tutta la prossima, dallo staff del Vanity Club. Tantissime le novità annunciate per quest’estate. «Proporremo, come di consueto, le serate del venerdì e del sabato, la prima con un target più adulto, la seconda più commerciale e aperta al grande pubblico, ma sempre con elevati standard di qualità e stile – spiega Antonio Spiga del Vanity Club -. Ci saranno poi tantissime serate speciali dove protagonista sarà la musica, con le performance di dj del panorama musicale nazionale ed internazionale. Il nostro obiettivo è quello di fare ancora meglio dello scorso anno e di far divertire e stare bene il pubblico cagliaritano».

Per rendere la nightlife ancora più piacevole e avvicinarsi alle diverse esigenze del pubblico sono stati realizzati dei privé modulabili nei plateatici dedicati alle serate musicali. Chi vorrà potrà affittare uno di questi spazi per 10, 20 o 30 persone e godersi una serata in tutta serenità. Un’opzione ideale per chi vuole festeggiare un compleanno, un anniversario o celebrare un evento particolare.

Ma il Jinny Beach si propone al pubblico non solo per gustose e romantiche cene sul mare e per divertenti serate musicali, ma come uno stabilimento balneare completo, adatto e alla portata di tutti, aperto dalla mattina alla notte, con un focus particolare per le famiglie. Entro il weekend del 6 e del 7 giugno sarà infatti aperto il parco acquatico del Jinny Beach, un divertentissimo percorso tra scivoli e giochi per bambini, che costerà solo 7 euro all’ora. I bimbi potranno giocare all’interno dell’area controllati in piena sicurezza da animatori e bagnini, mentre i genitori potranno rilassarsi e prendere il sole nei lettini in tutta tranquillità.

Lettini e ombrelloni dai prezzi molto accessibili: 5 euro la mezza giornata per un lettino, sette euro la giornata completa. A disposizione del clienti tutti i servizi: bagni, docce calde (novità di quest’anno), spogliatoi e una bellissima new entry, la app per smartphone dalla quale si potrà ordinare da mangiare e da bere al ristorante del Jinny Beach senza muoversi dal lettino. Vero relax, pensato non solo per  famiglie e turisti, ma anche per quella clientela business che decide di trascorrere al mare la pausa pranzo senza doversi preoccupare di nulla. Per questo motivo non poteva mancare anche una linea wifi ad alta velocità completamente gratuita.

Relax ma non solo, perché al mare c’è chi ama praticare sport e tenersi in movimento o più semplicemente divertirsi. Al Jinny Beach sarà presto disponibile un campo di beach volley acquatico, una modalità particolarmente divertente del più classico sport balneare. Il costo dell’affitto del campo, ideale per gruppi di amici o per il team bulding con i colleghi, è di 5 euro all’ora. Grazie ai permessi della Regione Sardegna sarà poi possibile praticare anche quest’anno gli sport acquatici più tradizionali: si potranno noleggiare sup, canoe monoposto o biposto, moto d’acqua e ciambelle da tre o quattro posti.

Grande attenzione è stata data alla fruizione del mare da parte delle persone con disabilità motorie. All’interno del Jinny Beach ci si può muovere in qualsiasi luogo e fino a un metro dalla riva senza alcuna barriera architettonica. Per accedere al mare sono ovviamente presenti le sedie apposite con ruote da sabbia. Anche la sicurezza non è stata lasciata al caso: al Jinny Beach sono presenti infermeria e defibrillatore.

«Il nostro principale obiettivo – spiega il titolare del Jinny Beach Andrea Gasparri – è di conquistare sempre più la famiglia. Non solo. Vogliam che tutti sappiano che al Poetto di Quartu Sant’Elena, a due passi dalla città, esiste una spiaggia con mentalità internazionale che offre tutti i servizi necessari per trascorrere in totale relax e senza pensieri, una giornata intera, un’ora, un pomeriggio o una pausa pranzo al mare».

Una giornata ventosa e ben lontana dai nostri standard di fine maggio, ma comunque almeno non piove più. In questo scatto del Poetto, con un cielo finalmente sgombro da nuvole e un mare dai colori quasi estivi, è stata inquadrata una piccola stella marina spiaggiata. L’autore della foto, Carlo Murru, racconta che dopo aver fatto qualche scatto, si è accorto che la stella era ancora viva. Così, memore di tutte le raccomandazioni che gli esperti hanno pubblicato sui social la scorsa estate, l’ha raccolta delicatamente aiutandosi con un pezzo di legno e raccogliendo la stella insieme alla sabbia su cui era poggiata, l’ha rimessa in mare evitando di toccarla direttamente con le mani.

Le stelle marine  appartengono al Phylum degli Echinodermata e sono caratterizzate da una pelle rinforzata da numerosi ispessimenti calcarei, oltre che da un sistema di locomozione basato su un complesso insieme di canali interni al corpo in cui viene regolata la pressione dell’acqua. Non vanno toccate perché sono creature molto delicate; le mani dell’uomo possono schiacciare o danneggiare le loro piccole strutture esterne e interne. Vivono grazie al loro dermascheletro e al madreporite, un filtro che consente loro di muoversi e di vivere, che si danneggerebbero al solo toccarle.

Le dita dell’uomo, inoltre, possono eliminare dal loro corpo il muco di autodifesa che possiedono, lasciandole così in balia di attacchi, nonché trasferire sul loro dermascheletro oli e batteri che possono generare infezioni anche gravi nel tempo. Una volta fuori dall’acqua la stella marina ha poche possibilità di sopravvivere, perché se si formano delle bolle d’aria sul suo corpo va incontro a morte certa, ma è bello sapere che gli appelli degli esperti vengono ascoltati e che ci sono ancora persone che hanno la sensibilità e la pazienza di salvare la vita a una piccola stella marina.