La foto: il vento spazza via le nuvole e le onde spiaggiano una stella marina
Una stella marina spinta a riva dalle onde, in primo piano, ci dice che la bella stagione è alle porte, (è stata rimessa delicatamente in mare senza essere toccata a mani nude, abbiamo le prove). Dopo il disastroso fine settimana in cui non ha fatto altro che piovere, sembra che finalmente ci si avvii verso la stabilità.
Una giornata ventosa e ben lontana dai nostri standard di fine maggio, ma comunque almeno non piove più. In questo scatto del Poetto, con un cielo finalmente sgombro da nuvole e un mare dai colori quasi estivi, è stata inquadrata una piccola stella marina spiaggiata. L’autore della foto, Carlo Murru, racconta che dopo aver fatto qualche scatto, si è accorto che la stella era ancora viva. Così, memore di tutte le raccomandazioni che gli esperti hanno pubblicato sui social la scorsa estate, l’ha raccolta delicatamente aiutandosi con un pezzo di legno e raccogliendo la stella insieme alla sabbia su cui era poggiata, l’ha rimessa in mare evitando di toccarla direttamente con le mani.
Le stelle marine appartengono al Phylum degli Echinodermata e sono caratterizzate da una pelle rinforzata da numerosi ispessimenti calcarei, oltre che da un sistema di locomozione basato su un complesso insieme di canali interni al corpo in cui viene regolata la pressione dell’acqua. Non vanno toccate perché sono creature molto delicate; le mani dell’uomo possono schiacciare o danneggiare le loro piccole strutture esterne e interne. Vivono grazie al loro dermascheletro e al madreporite, un filtro che consente loro di muoversi e di vivere, che si danneggerebbero al solo toccarle.
Le dita dell’uomo, inoltre, possono eliminare dal loro corpo il muco di autodifesa che possiedono, lasciandole così in balia di attacchi, nonché trasferire sul loro dermascheletro oli e batteri che possono generare infezioni anche gravi nel tempo. Una volta fuori dall’acqua la stella marina ha poche possibilità di sopravvivere, perché se si formano delle bolle d’aria sul suo corpo va incontro a morte certa, ma è bello sapere che gli appelli degli esperti vengono ascoltati e che ci sono ancora persone che hanno la sensibilità e la pazienza di salvare la vita a una piccola stella marina.
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