Porta a porta: oggi comincia l’ultimo step dell’introduzione della raccolta differenziata
Il 27 maggio prende avvio l’ultimo step dell’introduzione della raccolta differenziata con modalità porta a porta. Giunge così a compimento un processo che ha avuto inizio nel 2018. In tutto sono stati distribuiti 470.000 contenitori e ad aprile 2018, data di avvio del nuovo sistema, solo il 29% dei rifiuti venivano avviati a riciclo: oggi il 64%
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Da lunedì 27 maggio tutte le utenze della città saranno servite col nuovo sistema. Giunge così a compimento un processo che ha avuto inizio il 9 aprile 2018 e che si è articolato in nove fasi per consentire l’ordinata introduzione del nuovo sistema. Complessivamente sono state coinvolte dal cambiamento 82.000 utenze domestiche e 13.000 utenze commerciali e studi professionali. Ma il numero è destinato a crescere significativamente perché già in questi giorni si registrano quotidianamente centinaia di nuove iscrizioni.
Nel corso di un anno sono stati distribuiti 470.000 contenitori, tutti dotati di microchip per l’identificazione dell’utenza. Lo studio dei tratti urbanistici della città, la distribuzione delle attività produttive, la presenza di pedoni e veicoli, le zone turistiche hanno portato a suddividere il territorio in tre grandi ambiti. Un settore ordinario, che non presenta particolari difficoltà, nel quale la raccolta dei rifiuti avviene durante la mattina. Un secondo comparto urbano caratterizzato dalla presenza di edifici ad alta densità abitativa e da un’intensa frequentazione pedonale e veicolare nelle ore diurne, nel quale è stata prevista la raccolta notturna. Questo sistema evita che i mezzi di raccolta aggravino la congestione stradale e consente di liberare le strade e i marciapiedi dai contenitori sin dalle prime ore del mattino. Infine è stato perimetrato l’ambito dei quartieri storici, caratterizzati dalla presenza di turisti e da un’alta frequentazione anche in ore notturne. L’obiettivo è stato quello di ridurre al minimo il tempo di permanenza dei rifiuti su sede stradale prevedendo un sistema di raccolta misto. Mini isole ecologiche ad accesso controllato con tessera elettronica per vetro e organico e sacchi a perdere dotati di microchip per carta, plastica, secco residuo.
In questa occasione l’amministrazione comunale desidera ricordare che il nuovo sistema porta a porta è stato introdotto essenzialmente per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti. Ad aprile 2018, data di avvio del nuovo sistema, solo il 29% dei rifiuti venivano avviati a riciclo a fronte di un valore minimo del 70% imposto da norme nazionali e regionali. Il resto, 63.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati ogni anno, venivano inceneriti al termovalorizzatore del Tecnocasic a Macchiareddu. A un anno di distanza dall’avvio del porta a porta, nelle prime due settimane di maggio, i dati ufficiali certificano una percentuale di raccolta differenziata del 64%. Più che doppia rispetto al dato di partenza e ormai prossima ai parametri di legge, quando ancora il nuovo sistema non copre l’intera città.
Questo grande risultato si accompagna a una notevole riduzione dei rifiuti indifferenziati, che in base agli ultimi dati disponibili sono scesi a 25.000 tonnellate/anno. Meno della metà rispetto ad aprile 2018 con notevoli benefici per l’ambiente. Ma anche economici. Per smaltire i rifiuti indifferenziati nel 2017 il comune di Cagliari ha speso 12.300.000 euro di cui 560.000 per penalità legate all’insufficiente percentuale di raccolta differenziata. Nel 2018, con la parziale introduzione del nuovo sistema, la spesa per lo smaltimento è scesa ad € 11.300.000. Per il 2019 la previsione di spesa è di 8.300.000 euro e nel 2020, col porta a porta a regime, si attesta su 5.700.000 euro, dimezzata rispetto al 2017. Questa riduzione di spesa, unitamente alla vendita dei rifiuti riciclabili, raccolti in quantità sempre maggiore, contribuirà alla riduzione della tariffa rifiuti.
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Oristano è la città più sicura d’Italia, Nuoro prima per omicidi

Secondo il report pubblicato da Il Sole 24 Ore, Oristano emerge come la città più sicura d'Italia, sebbene detenga anche il primato nazionale per le rapine in banca. In questo contesto, Nuoro si distingue negativamente, posizionandosi al primo posto per omicidi.
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Oristano è la città più sicura d’Italia, Nuoro prima per omicidi.
Secondo il report pubblicato da Il Sole 24 Ore, Oristano emerge come la città più sicura d’Italia, sebbene detenga anche il primato nazionale per le rapine in banca. In questo contesto, Nuoro si distingue negativamente, posizionandosi al primo posto per omicidi.
Le statistiche arrivate dalla banca dati interforze del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno offrono una visione sfumata della criminalità in Sardegna, evidenziando le peculiarità delle diverse province.
Le città sarde, in generale, si collocano tra quelle con i tassi più bassi di criminalità nel Paese. Cagliari, pur trovandosi all’88esimo posto su 106, si segnala però per un fenomeno preoccupante: gli incendi, lo sfruttamento della prostituzione e la pedopornografia. Un quadro che si complica ulteriormente con l’aumento dei reati commessi da minori, configurando così un’emergenza di portata nazionale. Questi dati fanno emergere una crescita generalizzata dei reati, soprattutto a causa della microcriminalità da strada, ma nonostante ciò, le città sarde possono vantare un elevato livello di sicurezza.
Il rapporto indica che nel 2024 sono stati registrati 2,38 milioni di reati, con un incremento dell’1,7% rispetto all’anno precedente, e un aumento del 3,4% rispetto al 2019, attestandosi su livelli superiori anche rispetto al 2018. Tuttavia, i dati rimangono inferiori di oltre il 15% rispetto ai dieci anni fa, attestando una riduzione significativa della criminalità in un arco temporale più lungo.
I furti rappresentano la tipologia di reato più diffusa, con oltre un milione di denunce nel solo 2024, corrispondenti al 44% delle segnalazioni totali. Si osserva un incremento particolare nei furti in abitazione (+4,9%) e nei furti di autovetture (+2,3%), mentre i furti con strappo e con destrezza mostrano aumenti più contenuti. I reati di strada continuano ad aumentare, con un incremento significativo delle rapine (+1,8%) e dei reati legati agli stupefacenti (+3,9%), così come delle violenze sessuali (+7,5%).
In un’analisi disaggregata, i dati rivelano che il numero di minori coinvolti nella criminalità è in costante crescita. Nel 2024 sono stati segnalati 38.247 minori, con un incremento del 16% rispetto al 2023 e del 30% rispetto ai periodi pre-Covid. Delle segnalazioni totali, un arrestato su quattro per rapina in pubblica via ha meno di 18 anni. Anche il numero di stranieri denunciati o arrestati è aumentato, raggiungendo 287.396 nel 2024, rappresentando oltre un terzo del totale, con picchi superiori al 60% per alcuni reati predatori.
La classifica dell’Indice della Criminalità stilata dal Sole 24 Ore rivela che Milano, Firenze e Roma occupano le prime tre posizioni in termini di illeciti denunciati ogni 100 mila abitanti, raccogliendo oltre il 23,5% dei crimini totali. Altre città come Bologna, Rimini e Torino seguono, contribuendo all’alto numero di denunce grazie al passaggio quotidiano di turisti e pendolari.
In netta controtendenza, Oristano si distingue come la provincia con il minor numero di reati denunciati, occupando il 106esimo posto in questa speciale graduatoria, con solo 1.572,7 reati ogni 100.000 abitanti, ben lontana dai 6.952,3 reati registrati a Milano. A seguire, Cagliari si posiziona all’88esimo posto (2.710 reati), Nuoro al 70esimo (2.921) e Sassari al 65esimo (3.020). Tuttavia, Oristano ha il secondo posto per i reati di rapina in banca e non brilla in categorie come tentati omicidi e sfruttamento della prostituzione.
Cagliari, analizzando i dati relativi ai reati, si evidenzia tra tutte le province sarde. La città rivela il settimo posto per danneggiamenti seguiti da incendio, con preoccupanti indicatori anche per sfruttamento della prostituzione e pedopornografia. Nonostante posizioni medie in altre categorie, Cagliari occupa posizioni basse per furti e rapine, dimostrando la necessità di strategie mirate per contrastare la criminalità e garantire sicurezza ai cittadini.
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