Coppa del Mondo di Triathlon a Cagliari: ecco tutte le modifiche al traffico
Cambia il traffico per la Coppa del Mondo di Triathlon di sabato. Tutte le prescrizioni da rispettare nella zona del Lungomare Poetto a partire da domani, giovedì 16 maggio
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In particolare, a partire dalle ore 8 di giovedì 16 e sino alle ore 20 di domenica 19 maggio 2019 nel tratto di strada tra la via Lungosaline, via Vulcano e Parco Ausonia, sarà vigente il divieto di transito, e per 50 metri il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati.
Divieto di transito dalle ore 8 di venerdì 17 alle 22 di sabato 18 maggio anche sul Lungomare Poetto (da via Isola San Pietro a via Ippodromo, corsie runner, ciclabile e carreggiata destinata alla circolazione veicolare). E anche sabato 18, dalle ore 8 alle 13,45, Lungomare Poetto (corsie ciclo-pedonali e veicolare, dalla via Ischia alla via dell’Idrovora), via dell’Idrovora (dalla rotatoria al Lungomare Poetto nel medesimo senso di marcia), via Isola di San Pietro (dalla via Rodi/accesso parcheggi sino al Lungomare Poetto), via Rodi (dalla via Ippodromo alla via Isola di San Pietro in entrambi i sensi di marcia), via Ippodromo (dalla via Lungosaline al lungomare Poetto), via Isola Comino (strada senza uscita, dalla via Ippodromo in entrambi i sensi di marcia), via Cipro (strada senza uscita, dalla via Ippodromo in entrambi i sensi di marcia•via Ausonia (dalla via Ippodromo alla via Vulcano), via Dei Cavalleggeri (dalla via Lungosaline alla via Ausonia, compreso il piazzale adibito alla sosta), via Dei Fantini (dalla via Ippodromo alla via Dei Cavalleggeri), via Isola Piana (strada a ferro di cavallo, tutta), via Lampedusa, via Isole Tremiti (in entrambi i sensi di marcia), via Lipari (in entrambi i sensi di marcia), via Stromboli (dalla via Ausonia al lungomare Poetto, in entrambi le direzioni di marcia), via Lungosaline (dalla strada di accesso al Cavalluccio Marino alla via Ippodromo), via Vulcano (dalla via Lungosaline al lungomare Poetto in entrambi i sensi di marcia), corsia parcheggi del Cavalluccio Marino (adiacente al lungomare Poetto, sino all’altezza dell’edicola fronte lo stabilimento balneare Il Lido).
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Roberta Onnis, quando una passione diventa lavoro: «Tra Sardegna e Tanzania ho trovato le mie due case»

Il suo primo viaggio a Zanzibar è stato rivelatore: la storia di Roberta Onnis.
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Una vita divisa tra due isole, due culture, due ritmi. Roberta Onnis, sarda di Olbia e anima viaggiatrice, ha trasformato la sua passione in un mestiere e un ponte tra mondi lontani. Oggi vive tra la sua amata Sardegna e Zanzibar, che definisce senza esitazione «la mia seconda casa».
«Ho un legame profondissimo con la Sardegna», racconta, «ma anche un’altra splendida isola è entrata nel mio cuore». Dopo aver vissuto a Zanzibar per un lungo periodo, Roberta oggi fa avanti e indietro tra l’Italia e la Tanzania, grazie alla sua attività Mama Dunia Travel, con cui organizza viaggi e safari alla scoperta della realtà locale più autentica. «Ho scelto il nome Mama Dunia, che in kiswahili significa Madre Terra, perché rappresenta la meraviglia che esiste in ogni angolo del mondo».
Almeno quattro volte l’anno parte per quella che definisce «la mia seconda terra», esplorando nuovi luoghi, vivendo tra safari, villaggi Masai e lunghi itinerari on the road. È proprio lì, a Zanzibar, che dice di aver imparato una lezione importante: «In Italia siamo sempre di corsa. A Zanzibar, invece, rallentiamo. Ho imparato ad apprezzare anche le piccole cose: quest’isola ha il potere di farti vivere in modo autentico, anche nella semplicità».
Durante i suoi soggiorni in Tanzania, Roberta sceglie sempre di vivere come la popolazione locale: bar del posto, ristorantini familiari, incontri quotidiani con chi abita quei luoghi. «Ho sempre avuto una grande curiosità per le culture diverse dalla mia. Mi piace conoscere, ascoltare, immergermi in esperienze fuori dal comune».
Nei tour che organizza, c’è tutto questo: tradizioni, danze Masai, cucina tipica, vita nei villaggi e, soprattutto, un momento che definisce irrinunciabile: «Consiglio sempre una visita all’asilo locale. È un’esperienza che tocca il cuore, ogni volta».
Il suo primo viaggio a Zanzibar è stato rivelatore: «Sono partita con un gruppo in stile wild, pochi comfort e una struttura a gestione locale. Lì ho capito che fuori dalle grandi strutture turistiche c’è un mondo diverso, autentico. Questo vale ovunque, non solo in Africa».
Secondo Roberta, questi viaggi insegnano più di quanto si possa immaginare: «Ti obbligano a uscire dalla tua zona di comfort, ti allenano all’adattamento e ti spingono ad accogliere la diversità». E non mancano le parole simbolo: pole pole (piano piano) e Hakuna Matata (nessun problema). «Sono parole che insegnano molto. È un modo di vivere che amo, anche se per noi occidentali non è semplice da adottare».
Negli anni ha conosciuto ogni angolo dell’isola: sud, costa est, nord. «Ogni viaggio serve a testare strutture, servizi e safari che poi propongo ai miei clienti. E nei viaggi di gruppo li accompagno personalmente: voglio trasmettere tutto ciò che questa terra mi ha insegnato».
Roberta guarda avanti con entusiasmo: «Spero di ampliare sempre di più questo progetto, per far conoscere questa realtà a tante altre persone. Credo che un viaggio così sia un’occasione per riflettere. Per capire che, per vivere davvero sereni, dobbiamo rallentare e apprezzare ciò che abbiamo».
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