Custodiva armi clandestine all’interno della sua abitazione a Monserrato e droga in un terreno attiguo. Un uomo, Maurizio Secci, 27enne pregiudicato cagliaritano con precedenti per droga e reati contro il patrimonio, residente nel quartiere di Sant’Elia, è stato arrestato ieri dalla Squadra Mobile di Cagliari, gruppo Falchi.

Gli agenti hanno osservato i suoi movimenti e hanno eseguito una perquisizione domiciliare e alle pertinenze. Questo ha consentito di rinvenire due pistole, una di fabbricazione artigianale e l’altra semiautomatica, oltre a 55 cartucce.

Maurizio Secci

Con l’ausilio della Guardia di Finanza e dell’Unità cinofila, gli agenti hanno rinvenuto, all’interno di uno zaino occultato dentro un sacco della spazzatura presso il terreno attiguo, circa 2 kg di hashish e 150 grammi di marijuana.

L’arresto è avvenuto in seguito a indagini sul traffico di stupefacenti nei quartieri di San Michele e Sant’Elia. Secci, che era sottoposto alla mesa alla prova, è stato portato in carcere a Uta. I dettagli sono stati forniti durante una conferenza stampa dal capo della Squadra Mobile di Cagliari Marco Basile.

Silanus si è svegliata questa mattina sotto il rombo dell’elicottero e il dispiegamento di decine di uomini delle forze dell’ordine. Un’imponente operazione congiunta di Carabinieri e Polizia di Stato, avviata all’alba, ha portato all’arresto di una persona e al sequestro di un arsenale inquietante, composto da droga, esplosivi e perfino mine antiuomo ad uso militare.

In campo oltre 70 militari del Comando provinciale dei Carabinieri di Nuoro, supportati dall’elicottero decollato dalla base di Elmas, impegnati in una vasta attività di controllo e perquisizione nel centro del Marghine. Solo i carabinieri hanno effettuato sette perquisizioni domiciliari, mentre altri reparti presidiavano le zone sensibili del paese.

Durante le operazioni, i militari hanno rinvenuto oltre tre chilogrammi di marijuana, accuratamente interrati in un terreno, e una ingente quantità di esplosivo, insieme a ordigni di tipo militare, tra cui alcune mine antiuomo. Il materiale, considerato estremamente pericoloso, è stato immediatamente messo in sicurezza dagli artificieri.

L’operazione – spiegano dall’Arma – nasce dall’esigenza di fermare una spirale di violenza e intimidazioni che negli ultimi mesi ha profondamente turbato la comunità. In particolare, gli investigatori fanno riferimento alle esplosioni avvenute durante la manifestazione “Cosas bonas”, che avevano provocato danni ad alcune abitazioni e allo storico arco in trachite realizzato dall’artista Pinuccio Sciola.

Non solo. Nel mirino degli inquirenti anche i gravi fatti della notte di Natale, quando alcune decine di persone avevano circondato e minacciato agenti della Polizia di Stato impegnati in un controllo, creando una situazione di forte tensione e pericolo.

L’operazione in corso rappresenta dunque un deciso segnale dello Stato per ristabilire legalità e sicurezza in un paese scosso da episodi che nulla hanno a che vedere con la tradizione e la civiltà di Silanus. Le indagini proseguono e non si escludono ulteriori sviluppi nelle prossime ore.