AOU Sassari da record: operato 98enne di trombectomia. L’anziano è già a casa
L'intervento di trombectomia, molto delicato, di solito, viene effettuato su pazienti che non superano i 90 anni. Il 98enne è già stato dimesso: "L'intervento ha consentito di arrivare a una pressoché completa guarigione clinica del paziente"
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Trombectomia, intervento su paziente di 98 anni. Intervento della Stroke Unit, in collaborazione con l’Angiografia interventistica, per “ripulire” le arterie di un anziano colpito da ictus. Un intervento di trombectomia su un paziente di 98 anni, realizzato per rimuovere meccanicamente un trombo che occludeva un vaso sanguigno cerebrale. È quanto realizzato nei giorni scorsi dall’unità operativa Stroke Unit dell’Aou di Sassari, in collaborazione con l’Angiografia interventistica. Un intervento delicato che, di solito, viene effettuato su pazienti che non superano i 90 anni. L’anziano è stato già dimesso, pressoché asintomatico, dal reparto diretto dal dottor Antonio Manca.
L’uomo era stato portato nella Stroke Unit del Santissima Annunziata con una severa paresi e incapacità a parlare. «Lo abbiamo subito trattato con trombolisi endovena – afferma il direttore dell’unità operativa al secondo piano dell’ospedale sassarese, Antonio Manca – e, successivamente, con trombectomia meccanica, con il supporto dei colleghi della angiografia interventistica. L’intervento ha consentito di arrivare a una pressoché completa guarigione clinica del paziente». La trombectomia è un intervento che consente di “ripulire” le arterie e, al tempo stesso, di ridurre le possibilità della disabilità che scaturisce dall’ictus. Nell’arteria femorale, dall’inguine, viene inserito un catetere che viene fatto poi scivolare sino al punto in cui è situato il trombo che occlude il vaso sanguigno cerebrale. Una volta raggiunto, il trombo viene rimosso meccanicamente. «La trombectomia è indicata su pazienti che hanno l’occlusione nell’arteria cerebrale media o – spiega ancora Antonio Manca – nella carotide interna, cioè i più gravi in assoluto, destinati, quando sopravvivono, a gravi disabilità.
«Esistono dati in letteratura sull’efficacia e sicurezza della trombectomia meccanica per i novantenni – prosegue – anche se i trial clinici principali avevano arruolato pazienti fino a un massimo di 85 anni. «La trombectomia meccanica, associata alla somministrazione della molecola trombolitica alteplase per via endovenosa, migliora i risultati funzionali, senza aumentare la mortalità nei pazienti con ischemia cerebrale acuta. La trombolisi per via endovenosa (Ivt) per il trattamento dell’ictus ischemico acuto è efficace per tutti i pazienti senza limiti di età», conclude. L’ictus cerebrale costituisce la seconda causa di morte e la terza causa di disabilità a livello mondiale, e la prima causa di disabilità negli anziani. L’ictus ischemico, il principale sottotipo di ictus (80 per cento dei casi), è causato dall’occlusione acuta di un vaso arterioso cerebrale. È una patologia tempo-dipendente per cui più è precoce l’intervento migliori sono i risultati clinici e minore la disabilità residua. La trombolisi, punta a sciogliere chimicamente il trombo causa dell’ictus. La Stroke Unit dell’Aou di Sassari, unica struttura di questo genere nel Nord Sardegna, ha sei posti letto, registra circa 300 ricoveri annui, tratta circa 120 pazienti all’anno con trombolisi endovena e oltre 40 con trombectomia meccanica.
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Maxisequestro al crimine in Sardegna: 2,3 milioni di euro strappati ai “narcos sardi”

Maxi operazione ancora in corso. Sequestro record da oltre 2,3 milioni di euro al crimine organizzato.
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La Polizia di Stato ha sferrato un duro colpo alla criminalità organizzata nell’ambito di una vasta operazione di sequestro patrimoniale che sta interessando in queste ore diverse province sarde. L’azione, disposta dal Tribunale di Cagliari, ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo che supera i 2,3 milioni di euro.
L’operazione si inserisce in una più ampia inchiesta sul traffico di stupefacenti e rappresenta il culmine di meticolose attività investigative in materia di misure di prevenzione patrimoniali. Queste attività sono state coordinate dal Servizio Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dalla Divisione Anticrimine della Questura di Cagliari.
L’obiettivo primario delle Forze dell’Ordine è chiaro: smantellare l’impero economico costruito con i proventi illeciti del narcotraffico. Colpendo direttamente le finanze del sodalizio criminale, si mira a indebolirne drasticamente la capacità operativa e, contemporaneamente, a restituire alla collettività i beni sottratti.
Due sono le persone destinatarie della misura di prevenzione. Il sequestro ha interessato un ingente patrimonio che include un vasto assortimento di beni: aziende, quote societarie, immobili. L’azione della Polizia di Stato segna un passo significativo nella lotta contro l’accumulo di ricchezza illecita, ribadendo l’impegno dello Stato a recidere il legame vitale tra criminalità e profitti.
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