Questa volta la disciplina era il beach soccer, la competizione il “Brasile No Limits 2019” e il campo da gioco, la meravigliosa spiaggia di Copacabana. Accompagnati da Carlo Mascia, il loro preparatore, Ottavio, Matteo, Roberto, Alessandro, Severino, Riccardo e Orlando hanno disputato il triangolare contro le squadre di Brasile e Monaco, campioni europei, che si sono qualificati rispettivamente primi e secondi.

La competizione riservata ad atleti con disabilità mentali, è stata organizzata dal tre volte campione del mondo brasiliano Marcello Bueno con altri importanti atleti del beach soccer. Queste competizioni vengono organizzate per aiutare i ragazzi a rendersi autonomi, a vivere una vita piena e ricca di soddisfazioni. Durante i loro spostamenti i ragazzi, senza il supporto delle loro famiglie sono invogliati a fare da soli, ad imparare a contare su loro stessi e a raggiungere una piena autonomia.

I ragazzi speciali hanno potuto incontrare tanti campioni del beach soccer, giocare con loro a calcio in piaggia e partecipare a visite guidate per Rio, dal Maracanà, al Cristo Redentore al Pan di Zucchero. Hanno ancora una giornata libera per girare e fare i “Turisti”, domani all’ora di pranzo li aspetta il volo per l’Italia. Torneranno con in valigia una medaglia di bronzo e un’epserienza nuova vissuta in una delle città più belle del mondo.

Cesare Cremonini ha un legame speciale con la Sardegna, un’isola che gli ha regalato ispirazione e ricordi indimenticabili. Fu proprio all’hotel Margherita di Golfo Aranci, un angolo di paradiso nel nord-est dell’isola, che il cantautore bolognese scrisse una delle sue canzoni più amate, Maggese. Un luogo che, nella sua tranquillità, ha offerto a Cremonini il perfetto rifugio creativo.

Con affetto, l’artista si chiede oggi: “Chissà se all’hotel Margherita a Golfo Aranci in Sardegna ascoltano mai Maggese…un abbraccio a tutti gli amici della Sardegna che come ogni tour partono per vedermi live”. E non manca di rivolgere un caloroso abbraccio ai suoi fan sardi, che fedelmente lo seguono in ogni tappa dei suoi tour, dimostrando sempre un grande affetto e vicinanza.

Cremonini, inoltre, esprime un desiderio che ancora non ha potuto realizzare: “Spero mi sia data la possibilità di suonare in uno stadio anche lì, prima o poi.” Un sogno che potrebbe concretizzarsi in futuro, regalando all’isola un evento che sicuramente lascerebbe il segno.

“(Fino a quando i telefoni non sono diventati smartphone, le canzoni nascevano sui foglietti degli alberghi)”, con nostalgia, Cremonini ricorda anche come le sue canzoni, prima dell’era degli smartphone, nascevano su piccoli foglietti presi dagli alberghi. Oggi, quei momenti di scrittura spontanea rappresentano un frammento di storia personale e artistica che lega indissolubilmente l’artista alla Sardegna e alle sue bellezze.