“Stop scrolling, start breathing”: le curiose installazioni in giro per Cagliari

Dal 30 marzo al 7 aprile, alcuni luoghi di pregio paesaggistico della città, ospiteranno l'installazione urbana dal titolo Stop scrolling, start breathing. Il senso dell'installazione nelle parole dell'autore, Marco Pisano (le foto sono di Roberto Murgia).
Il senso dell’installazione nelle parole dell’autore, Marco Pisano (le foto sono di Roberto Murgia): “Ormai gran parte della nostra vita si svolge al pc, sul web, sui social. Basta “scrollare il mouse” per avere una nuova immagine, un nuovo messaggio, una nuova relazione.
Non occorre metterci la faccia, usare la voce, sentire gli odori.. guardare lontano. Così gli alberi della nostra città ci sfidano a governare la natura con un mouse e ci invitano, con un abbraccio materno, a rivalutare quanto abbiamo già a disposizione per essere pienamente realizzati. Monte Urpinu, Poetto, Giardini Pubblici, Terrapieno, Belvedere sono alcuni luoghi della città che gli alberi ci invitano a contemplare, aiutandoci con il respiro. L’installazione sarà rimossa in una settimana, sperando di non ledere la sensibilità di nessuno”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
All’aeroporto di Elmas le opere di Franco Nonnis, in esposizione sino al 18 settembre

Le opere, esposte fino al 18 settembre, sono otto manichini in vetroresina dipinti con colori acrilici su cui Nonnis è intervenuto con materiali come la juta, resine, pizzi antichi e foglia oro. Quasi tutti sono oggetti di recupero destinati alla discarica, che così acquistano nuova vita e riconquistano la propria dignità di oggetti.
Il “Mario Mameli” apre i suoi spazi all’arte e ospita nei locali del terminal di aviazione generale alcune opere di Franco Nonnis. L’artista, già protagonista di diverse personali in Italia e all’estero ed esposto in modo permanente a Londra presso Le Dame ArtGallery, King & Rose Gallery e GBA&Design, parte questa volta dai colori dei costumi di Desulo, il suo paese di origine, per raccontare il viaggio senza tempo di un popolo alla ricerca di nuove opportunità, capace di portare con sé valori e capacità di esprimerli.
Le opere, esposte fino al 18 settembre, sono otto manichini in vetroresina dipinti con colori acrilici su cui Nonnis è intervenuto con materiali come la juta, resine, pizzi antichi e foglia oro. Quasi tutti sono oggetti di recupero destinati alla discarica, che così acquistano nuova vita e riconquistano la propria dignità di oggetti.
Come fa sapere l’Ansa i personaggi rappresentati sono reali e vicini all’artista: ognuno a suo modo vive o ha vissuto un “esodo”; i fortissimi valori umani dei singoli vengono espressi dalla ricchezza dei colori e dei materiali utilizzati per la creazione dei manufatti. Nei manichini di Nonnis, l’essenzialità delle superfici lisce e anonime si arricchisce attraverso la sovrapposizione di materiali e cromatismi che, per contrasto o armonia, formano l’individualità e il carattere di ogni installazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA