Dalla coltivazione della cannabis e la produzione di altre droghe fino alla vendita: la banda sgominata dalla Squadra Mobile di Oristano nell’ambito dell’operazione “Texas Hold’em”, si occupava di tutte le operazioni legate al traffico di droga ed era attiva in tutta la Sardegna. Sono 13 le persone finite in manette in un anno di indagini, una delle quali minorenne all’epoca dei fatti.

Il nome dell’operazione prende il nome dal fatto che i componenti della banda si riunivano periodicamente per delle partite di poker americano, giocate con il denaro ottenuto dalla vendita della droga. Lo stupefacente veniva venduto prevalentemente in un circolo privato di Oristano e in un campeggio della costa oristanese.

A finire in manette sono: Gianluca Sanna, 32 anni di Ghilarza, Alessio Sanna, 33 anni di Ghilarza, Massimo Arca, 37 anni di Nuoro, Luigi Pittalis, 43 anni di Nuoro, Domenico Arca, 34 anni di Nuoro, Antonio Floris, 31 anni di Nuoro, Gianmarco Fiori, 27 anni, e Andrea Carta, 24 anni, entrambi di Oristano, Pierpaolo Caddeo, 43 anni di Oristano, Pier Paolo Orrù, 41 anni, di Serrenti e Maria Pes, 60 anni di Oristano, e il componente minorenne della banda.

Sono 3.500 le piante di canapa indiana sequestrate complessivamente quest’estate in tre diverse piantagioni della provincia di Nuoro (tra Teti e Oliena) tre chili di marijuana essiccata, quattro chili di hashish, alcune decine di grammi di cocaina ed eroina e venti pastiglie di Mdma.

Un’immersione nei colori e nell’identità più autentica della Sardegna. È ciò che trasmettono gli straordinari scatti sottomarini realizzati da Davide Loi nelle acque trasparenti di Costa Rei, proprio ieri.

Foto Davide Loi

Tra banchi di pesci e giochi di luce che filtrano dall’alto, a sventolare sott’acqua è la bandiera dei Quattro Mori, simbolo per eccellenza dell’isola. Immagini che raccontano tutto il fascino del mare sardo, ma anche il profondo legame con la terra e la cultura locale.

Foto Davide Loi

Cosa può rappresentare meglio la Sardegna di così? Tra natura incontaminata e orgoglio identitario, lo scatto di Loi è molto più di una semplice fotografia: è un tributo visivo all’anima sarda.