Il cardinale Pell colpevole di pedofilia. Il tesoriere del Vaticano rischia fino a 50 anni di reclusione
#Mondo Il cardinale Pell, principale consigliere finanziario di Papa Francesco, giudicato colpevole di violenza sessuale su minori
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Il cardinale George Pell è stato riconosciuto colpevole di pedofilia da un tribunale di Melbourne, in Australia. Il principale consigliere finanziario di Papa Francesco e ministro dell’Economia vaticano era stato condannato a dicembre 2018 per violenza sessuale commessa negli Anni Novanta su due ragazzini di 13 anni nella sacrestia della cattedrale di Melbourne. Come riporta TgCom, il porporato australiano rischia fino a 50 anni carcere.
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Sparatoria a Sant’Elia: due arresti e un minorenne coinvolto

Le indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e testimonianze, hanno portato all’identificazione di tre presunti responsabili: un 50enne, un 28enne e un minorenne di 17 anni.
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La Polizia di Stato di Cagliari ha arrestato due uomini per lesioni personali pluriaggravate e porto abusivo di arma clandestina in relazione alla sparatoria avvenuta ieri sera nel quartiere di Sant’Elia. I fatti si sono verificati intorno alle 19:40 nei pressi di un bar di via Schiavazzi, dove una violenta rissa tra più persone è degenerata con l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.
All’arrivo delle Volanti e della Squadra Mobile, due uomini sono stati trovati feriti a terra e soccorsi dal 118. Uno presentava una ferita da arma da fuoco al fianco e un trauma alla testa, l’altro lesioni da arma da taglio alla schiena. Entrambi sono stati ricoverati all’ospedale Brotzu con prognosi di 30 e 21 giorni.
Le indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e testimonianze, hanno portato all’identificazione di tre presunti responsabili: un 50enne, un 28enne e un minorenne di 17 anni. Secondo la ricostruzione, uno avrebbe sparato con una pistola, mentre gli altri due avrebbero partecipato all’aggressione armati di katana e coltello. Alla base dell’episodio ci sarebbe stato un litigio avvenuto poco prima.
I tre si sono presentati spontaneamente agli agenti, ammettendo i fatti, e l’arma è stata recuperata. I due maggiorenni sono stati condotti nel carcere di Uta, mentre per il minorenne è scattato l’affidamento al genitore, come previsto dalla normativa.
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