Bimbo di 10 anni veglia per ore la madre morta: “Le parlavo, speravo si muovesse”

#Italia La straziante storia arriva da Milano. Il piccolo, 10 anni, è stato vicino al cadavere della madre morta sul divano. Poi trova il coraggio di andare a chiedere aiuto ai vicini: "Ha la faccia tutta nera". La donna, da anni era malata di depressione
A Milano un bambino di 10 anni ha vegliato per molte ore la madre morta, stesa sul divano e deceduta per un arresto cardiaco. In casa regnavano sporcizia e disordine. “Le parlavo, speravo si muovesse”: queste le parole del piccolo riportate dal Corriere della Sera. Ed è stato proprio il figlioletto, a un certo punto, ad andare a chiedere aiuto ai vicini: “La mamma ha la faccia tutta nera…”.
Cristiano, il cane a cui hanno strappato l’anima: trovato da una famiglia di camperisti, ora è al sicuro

Cristiano non ha microchip e nessuno lo ha reclamato. Chi volesse contribuire alle sue cure o inviare aiuti al rifugio può farlo, tutti i riferimenti sono nell'articolo.
Una richiesta d’aiuto diversa dal solito ha toccato il cuore delle volontarie del rifugio “I Fratelli Minori” della LIDA di Olbia. Un camper si è presentato all’ingresso del rifugio con una famiglia in vacanza che ha deciso di cambiare i piani del viaggio per salvare una vita.
La sera precedente, mentre sostavano con il loro camper nei pressi della chiesetta di Cabu Abas, un cane magro e stremato si è avvicinato, quasi implorando aiuto. “Era visibilmente provato, affamato, assetato, ma soprattutto disperato – raccontano le volontarie –. Queste persone, pur avendo già il loro cane a bordo, non ci hanno pensato un attimo: lo hanno accolto e gli hanno dato un posto sicuro per la notte.”
All’arrivo in rifugio si è verificata una scena che ha colpito profondamente chi era presente. “Quando hanno cercato di farlo scendere, lui non voleva muoversi. Era come se, per la prima volta, avesse trovato sicurezza. Restava lì, fermo, silenzioso, come se avesse capito di non essere più solo,” raccontano con emozione.
Il cane, ora ribattezzato Cristiano, è stato subito sottoposto a visita veterinaria. Gli esami hanno rivelato una forte anemia e un’infezione in corso. “Faremo tutto il possibile per curarlo e restituirgli una vita dignitosa – assicurano le volontarie –. Ha bisogno di cure, ma soprattutto di amore. E noi siamo qui per questo.”
Cristiano non ha microchip e nessuno lo ha reclamato. Chi volesse contribuire alle sue cure o inviare aiuti al rifugio può farlo seguendo le indicazioni qui sotto. “Ogni gesto conta, ogni sostegno è un aiuto prezioso per questi esseri indifesi – concludono le volontarie –. Ringraziamo di cuore chi ci è vicino, anche da lontano.”
Contatti e donazioni: 3334312878 – [email protected]
www.lidasezolbia.it/donazioni
Per invio aiuti: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori
Via dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice fiscale 5×1000: 01976050904

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