Stanno presidiando il Caseificio Podda sulla vecchia SS 131, hanno un gazebo, una tavola, hanno organizzato anche un piccolo barbecue, oggi è domenica e stanno lì da giorni, lontani dalle famiglie, fuori casa. Con loro a sostenerli, anche un gruppo di studenti medi e universitari di Cagliari e hinterland. Sono pastori che vengono un po’ da tutte le parti della Sardegna e che hanno le loro aziende nel campidano. Discutono tra loro, hanno opinioni diverse sulla proposta che emersa dall’incontro di ieri tra industriali, Governo e rappresentanti dei pastori, ma una cosa li accomuna, la preoccupazione che si tratti delle solite promesse e dell’incognita troppo grossa di aver legato l’aumento del prezzo del latte a quello del Pecorino Romano sul mercato.

Sergio Bittuleri, originario di Arzana, è preoccupato come gli altri e spiega: «Ci siamo fatti avanti noi che siamo più grandi e abbiamo deciso di lasciare a casa i più giovani – spiega il pastore- li vogliamo tutelare. Non siamo contenti per il disagio che stiamo creando con questi blocchi, siamo stanchi, ma non abbiamo scelta». Mentre parla arriva la telefonata da Thiesi, il messaggio è chiaro: il presidio ai caseifici continua, la tregua promessa dai pastori sembra reggere, salvo qualche episodio le proteste sembrano essersi momentaneamente placate: «abbiamo dato la nostra parola con una stretta di mano- spiega Sergio- e manteniamo la promessa per ora».
Parla della qualità del latte prodotto in Sardegna, è una delle cose che ferisce maggiormente i pastori, il sospetto che il Pecorino Romano venga prodotto con latte proveniente dalla Romania o dalla Bulgaria: «se la Sardegna è quello che è, se ci sono le querce secolari, se resiste ancora la fauna endemica -rivendica il pastore di Arzana- se vengono da tutto il mondo a studiare la nostra longevità è grazie alla nostra cultura millenaria legata alla pastorizia». Non sanno ancora quale sarà la decisione definitiva, in Sardegna ci sono 12mila aziende, rappresentate da diversi sindacati e non tutti hanno accolto allo stesso modo la proposta di ieri, ma è fondamentale che si mettano d’accordo tra loro, altrimenti come ha detto Sergio Bittuleri, pastore da tutta una vita: «se alla Sardegna le togli le pecore, le togli i pastori, le stai togliendo la storia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA