Alla 22esima giornata del campionato di Prima Categoria ancora brividi per il Serramanna Calcio. Contro il quartultimo Cardedu finisce 2 a 1, ma è una partita di sofferenza. I padroni di casa, decimati da infortuni e squalifiche, passano in vantaggio con Coccodi ma si fanno riacciuffare da Murgioni. Prestazione opaca, a tratti inguardabile, con Meloni che sbaglia anche un rigore. A regalare i tre punti ci pensa uno strepitoso Stefano Pau.

La moria generale, tra infortunati e squalificati, che ha colpito il Serramanna Calcio, costringe Carracoi a ridisegnare la formazione. Concas tra i pali, con Sanì, Aretino , Atzeni e Frau. Al centrocampo mancano Medda e Zippo. Dunque, Marco Ena a fare il basso davanti alla difesa, Frongia interno insieme a Stefano Pau, titolare dal primo minuto. In attacco Luca Coccodi con Alessio Meloni, sorretti da Felipe Silva Soares.

La cronaca

Un minuto di silenzio per ricordare Luca Bomboi, l’arbitro sassarese scomparso dopo una lunga malattia, e via alla gara. Divisa giallo canarino per i padroni di casa, subito arrembanti con Luca Coccodi a mangiarsi un gol, negatogli da Farinola. Serramanna che prova a fare regime in attacco , anche senza Amorati. Silva centralmente vede il pertugio giusto, imbecca Coccodi e il numero 10 questa volta infila il portiere ogliastrino, al settimo minuto. È il gol dell’1 a 0. Qualche secondo dopo Sanì si fa male e Carracoi chiama in causa Alessio Argiolas. Partita che prosegue senza particolari emozioni, il Cardedu si difende come può da un Serramanna sempre avanti, ma senza strafare. Atzeni lancia Coccodi e il numero 10 si fa ipnotizzare dell’estremo difensore ogliastrino, in una delle rare emozioni del primo tempo. Al 31esimo copione simile al primo. Lancio perfetto di Felipe Silva Soares , palla che arriva a Coccodi, con il numero 10 che ha tutto il tempo di piazzare il pallone, ma Farinola si salva ancora. Ospiti , dall’altra parte, non pervenuti, se non su qualche calcio piazzato non concretizzato. Il Serramanna non entusiasma e improvvisamente ecco il pareggio del Cardedu. Calcio di punizione di Muceli e il colpo di testa in area di Murgioni che al 39esimo gela il Fausto Coppi. Qualche minuto dopo ci prova Felipe Silva a rimettere a posto i conti ma la palla finisce alta. Il primo tempo si chiude così con il punteggio di 1 a 1.

Al via il secondo tempo, con il portiere serramanese Alessandro Secchi che ritorna tra i pali, per il secondo cambio dei padroni di casa. Il Serramanna alla ricerca della rete dell’allungo in classifica, vista la contemporanea debacle del Villagrande , ma a farsi vedere è il Cardedu. Tocco di Marceddu e colpo di testa di Boi, debole per Secchi. Padroni di casa poco combattivi e ben lontani dai fasti a cui il pubblico è solitamente abituato. Cardedu, invece, ritrova, con il gol, entusiasmo e personalità. Al 61esimo entra in campo Samuele Lorrai, che all’andata aveva castigato il Serramanna con il gol del pareggio. I gialli non riescono a offrire il gioco chiesto da mister Carracoi e addirittura si sputa in faccia alla fortuna. Coccodi calcia dalla dell’area, palla intercettata, a detta dell’arbitro, con il braccio e calcio di rigore per il Serramanna. Il Cardedu per di più finisce in dieci per l’espulsione di Giulio Muceli. Meloni alla battuta e pallone sparato alto al 76′. Partita che sembra decisa ormai sul risultato, ma sbloccare ci pensa al 82′ sorprendente Stefano Pau che dalla distanza si inventa il gol del 2 a 1. Ma i brividi non finiscono qui perché qualche minuto dopo Secchi è autore di un miracolo sul colpo di testa in tuffo di Longiu. Il numero 12 è ancora da 10 e lode sull’azione successiva neutralizzata all’angolo. Ma non c’è più tempo e dopo un corposo recupero il Serramanna vince a questa gara. Al Coppi finisce 2 a 1.

Il tabellino

Serramanna Calcio- U.S Cardedu 2 a 1

Reti: 7′ Coccodi , 39′ Murgioni , 82′ Pau

Serramanna Calcio

Concas (45′ Secchi); Sanì (8′ Argiolas), Aretino, Atzeni, Frau; Ena, Frongia, Pau; Silva Soares; Coccodi, Meloni.

All. Carracoi

U. S. Cardedu

Farinola ; Muceli D. , Muceli G., Melis, Marceddu; Puddu (82′ Longiu)., Demurtas, Cannas (27′ Loddo) , Boi (55′ Serra); Murgioni (61′ Lorrai), Cabras (69′ Arras)

All. Muceli A.

Arbitro Fonnesu Simone di Sassari

Ammoniti

Muceli D. , Muceli G. , Cabras, Melis M.

Espulsi

Muceli G., Muceli D.

L’8 e il 9 giugno andremo a votare cinque referendum. Se ne sta parlando pochissimo e in tanti non conoscono neppure i quesiti. Per capire meglio cosa andremo a votare fra un mese abbiamo chiacchierato con Michele Pisano, 36 anni, funzionario Aspal, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Quartu Sant’Elena e dirigente provinciale del partito.

Come voterà per i 5 referendum di giugno?

Il prossimo referendum ha dei quesiti particolarmente complessi che, per certi versi in maniera strumentale, sono stati portati avanti da una minoranza della minoranza al Governo Meloni. Già per questo motivo, ovvero il fragile supporto dato dall’interezza delle opposizioni ai quesiti, è demoralizzante il dover pensare di affidare temi cruciali – quali lavoro e cittadinanza – al sistema referendario senza aver prima coinvolto in maniera ampia le forze politiche. Votare sì ai 5 quesiti sarebbe  un atto fortemente ideologico e ciò non si può che contrastare con scelte politiche che prevederebbero anche la non partecipazione al voto.

Un referendum ha bisogno di un quorum per essere valido, crede dunque che si possa anche semplicemente non andare a votare o consiglia per dovere civico di farlo comunque anche se si vogliono esprimere dei No?

Come la storia politica italiana insegna, i referendum, avendo il quorum quale elemento essenziale, hanno sempre affrontato il dualismo tra partecipazione e astensione ancor prima della semplice vittoria tra i Sì e i No, tenuto conto che, come detto prima, l’affluenza è determinante ai fini della validità della tornata referendaria. In questo caso, essendo il voto un diritto e non un obbligo, l’astensione rientra tra le legittime opzioni di cittadinanza attiva.

Cosa non la convince del quesito sulla cittadinanza?

Il quesito è stato purtroppo usato per portare avanti una battaglia ideologica e i primi a fare le spese sono gli immigrati che talvolta vengono scaraventati come attori protagonisti in dibattiti da talk-show di cui si farebbe volentieri a meno. A mio modesto parere, non si aiuta ad approfondire un tema complesso quale è la ricerca del giusto equilibro tra diritti dell’immigrato e tempi per ottenere la cittadinanza. Non esiste una formula magica da cui far saltar fuori il numero perfetto, ma di certo utilizzare slogan e semplificazioni per dirimere tale questione è una strada sbagliata, così come lo è optare per il dimezzamento a 5 anni, un intervento fortemente radicale che manderebbe in tilt il sistema sotto più punti di vista.Intervis

Cosa non la convince dei quesiti che riguardano il mondo del lavoro?

Sembra di essere tornati alle battaglie classiste. Ci sono di sicuro degli elementi da approfondire, visto che il Job Act non è il Vangelo, ma non si migliora di certo il mondo del lavoro partendo, e lo dico nemmeno troppo sarcasticamente, dalla prospettiva della lotta proletaria contro i padroni.

Per leggere le ragioni del Sì, invece, clicca qui