(VIDEO) Pastori fermano un camion sulla 131 e ispezionano la carne: “Viene dalla Polonia”
«Questa è la dimostrazione di come siamo presi in giro - ha detto uno dei pastori saliti sul camion mostrando l'etichetta di provenienza -. Questa non è carne italiana, non ha i requisiti che invece chiedono a noi. Ci hanno accusato di buttare carne buona, noi non buttiamo niente ma sappiamo che arriva dalla Polonia».
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La strada statale 131 risulta bloccata da questa mattina in più punti per la protesta dei pastori sardi. All’altezza del bivio di Lula alcuni pastori hanno ispezionato un camion che trasportava carne.
Davanti ai manifestanti presenti alcuni pastori hanno aperto il camion e hanno controllato le etichette dei capi macellati, mostrando la doppia etichetta italiana e polacca.
«Questa è la dimostrazione di come siamo presi in giro – ha detto uno dei pastori saliti sul camion mostrando l’etichetta di provenienza -. Questa non è carne italiana, non ha i requisiti che invece chiedono a noi. Ci hanno accusato di buttare carne buona, noi non buttiamo niente ma sappiamo che arriva dalla Polonia».
Sul posto era presente la Polizia che ha monitorato la situazione.
Ecco uno dei video dell’episodio pubblicato su Facebook:
Gepostet von Gastone Felice am Mittwoch, 13. Februar 2019
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Cagliari, salva due senza tetto dalle fiamme: una ricompensa al merito civile per Massimiliano Miliddi

Cagliari premia il coraggio: Massimiliano Miliddi riceverà una ricompensa al merito civile per aver salvato nella zona di via Roma, due senza tetto dalle fiamme.
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La Giunta comunale di Cagliari ha deliberato all’unanimità la proposta di conferimento di una ricompensa al merito civile per Massimiliano Miliddi, protagonista, insieme a due appartenenti alle forze dell’ordine, di un intervento che il 29 gennaio 2025 ha permesso di salvare la vita a due persone senza fissa dimora. La proposta sarà ora trasmessa alla Prefettura di Cagliari per l’istruttoria e l’invio al Ministero dell’Interno.
La richiesta nasce da una nota del Comando Provinciale dei Carabinieri, nella quale viene riconosciuto il ruolo determinante di Miliddi nel soccorso effettuato in via Molo Sant’Agostino. Nella stessa comunicazione, si dà conto degli analoghi riconoscimenti già avviati per il carabiniere scelto Marina Cau e per il sovrintendente della Guardia di Finanza Davide Magnini, anch’essi intervenuti nella circostanza.
Secondo la ricostruzione riportata dal Comando dei Carabinieri, alle 6.15 di quel mattino il carabiniere scelto Marina Cau, in transito per recarsi al lavoro, notò un incendio divampato su alcune coperte utilizzate come riparo da due persone senza fissa dimora. Le fiamme, alte circa un metro e mezzo, si stavano pericolosamente avvicinando ai due, ancora addormentati.
Cau fermò immediatamente l’auto per cercare di svegliarli. In quegli stessi istanti sopraggiunsero Massimiliano Miliddi e il sovrintendente Magnini, che compresero la gravità della situazione e raggiunsero l’area dell’incendio. I tre soccorritori tentarono inizialmente di spegnere le fiamme con mezzi di fortuna, tra cui alcune coperte, ma il rogo risultò troppo esteso.
Il carabiniere Cau prelevò allora una cassa d’acqua dalla propria auto e, con l’aiuto dei due passanti, riuscì a domare l’incendio, dopo aver messo in salvo i due senzatetto. Nel frattempo Magnini contattò la centrale operativa per richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco, mentre Cau avvisò il proprio ufficio per l’invio di una pattuglia. Sul posto giunsero poco dopo i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Sezione Radiomobile, che bonificarono l’area e avviarono gli accertamenti.
Nel documento trasmesso alla Giunta, il Comandante provinciale dei Carabinieri, generale di brigata Luigi Grasso, sottolinea come l’intervento dei tre soccorritori sia stato caratterizzato da “eccezionale abnegazione e valore civile”, mettendo a rischio la propria incolumità pur di salvare due persone esposte a un pericolo imminente. Un riconoscimento che intende valorizzare un gesto di altruismo e senso civico che ha permesso di evitare un probabile tragico epilogo.
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