Il Serramanna trema in Ogliastra. Alla 21esima giornata del campionato di Prima Categoria la capolista espugna il campo Ulestri di Ilbono per 3 a 2, dopo essere stata meritatamente sotto 2 a 0. Mameli e Atzei sembravano essere gli eroi della domenica. Ci vuole allora una doppietta di Meloni e il gol di Felipe Silva Soares, con l’aggiunta del rosso a rifilato all’ogliastrino Palmas, per far volare a 56 la corazzata biancazzurra. Nel finale scintille in campo, con un rosario di espulsioni ambo le parti.

La cronaca

Out Frau e Aretino, mister Fabrizio Carracoi ridisegna la formazione. Confermato Sanì a destra, sulla corsia di sinistra c’è Federico Cocco, dal primo minuto. Michel Medda ritorna basso davanti alla difesa, con Marco Ena e Maurizio Frongia a fare da interni di centrocampo. In attacco il duo Meloni-Zippo, sorretto da Felipe Silva Soares.

Ilbono per niente succube della capolista. Mameli scappa via sulla destra e al secondo minuto penetra nella difesa serramannese. Contro ogni pronostico Ilbono in vantaggio per 1 a 0. Serramanna stordito, Zippo ci prova dal limite dell’area ma è quasi elementare l‘intervento di Marongiu. Ilbono si difende con ordine, anche se in qualche occasione non rinuncia al gioco maschio, frammentando i primi minuti di gara. Ospiti sempre avanti, con i padroni di casa che si affidano alle ripartenze. Mameli è scatenato e al 19esimo ci vuole uno straordinario Filippo Lai ad arrestare l’avanzata del numero 10, servito da Palmas. Due minuti dopo Zippo prova a smuovere qualcosa su punizione ma Marongiu è attento. Serramanna irriconoscibile, l’Ilbono prova addirittura il colpo del ko con l’affondo di Mameli ma trova il muro della difesa. Ma al 32esimo minuto ecco il 2 a 0 dei padroni di casa. Lancio in profondità, Atzei brucia una difesa poco reattiva e timbra il secondo cartellino degli ogliastrini. Quattro minuti dopo, su punizione conquistata da Silva Soares, Nicola Atzeni impatta contro la sfortuna e la traversa. Serramanna tramortito, Zippo ci prova debolmente dall’interno dell’area ma è troppo facile per il portiere. Non succede più niente e le squadre vanno a riposo sul punteggio di 2 a 0 per l’Ilbono.

Al via il secondo tempo, ma la solfa non cambia. Atzei si vede annullato un gol , ma al 47esimo tutto cambia. Silva atterrato in area di rigore, espulsione diretta di Palmas e calcio di rigore per il Serramanna. Meloni alla battuta e giochi nuovamente riaperti. L‘1 a 2 e la superiorità numerica scuotono la capolista, ma Mameli si divora un gol quasi fatto, servito da Carboni su azione di Atzei. Serramanna rinvigorito, cross di Meloni e il colpo di testa di Zippo impegna seriamente Marongiu. Di Maio sacrifica Mameli per Mulas e l’Ilbono cerca di coprirsi , senza rinunciare a una qualche manovra offensiva. Ma al 63esimo Meloni riaggiusta i conti. Cross dalla destra di Silva e colpo di testa vincente del numero 11 che fa 2 a 2. Partita che cambia registro, il Serramanna riacquista il suo consueto gioco e si butta alla caccia della rimonta. Ma l’Ilbono non rinuncia ad affacciarsi dalle parti di Concas. Serramanna allora avanti con rabbia, Carracoi  lancia nella mischia anche Coccodi e all’81esimo la punizione di Zippo è un’illusione del gol, con l’urlo che muore in gola alla panchina biancazzurra. Ma all’85esimo l’urlo esplode per davvero. Azione combinata tra Sanì e Zippo, palla che arriva a Felipe Silva. Il numero 5 carica il tiro è fa il 3 a 2. Nel finale l’arbitro fatica a gestire le ostilità e il campo Ulestri diventa una bolgia, con una girandola di espulsioni, tra cui quella di Zippo. A Ilbono 3 a 2 per il Serramanna, ma onore all’Ilbono, capace di mettere paura alla capolista.

Il tabellino

G. S. Ilbono – Serramanna Calcio 2 -3

2′ Mameli, 32′ Atzei, 47′ Meloni, 63′ Meloni, 85′ Silva Soares

G.S. Ilbono

Marongiu; Usai, Palmas, Matta, Ferreli; Pistis, Giordano, Marras, Carboni, Mameli (53′ Mulas), Atzei (75 Lai)

All. Di Maio

Serramanna Calcio

Concas; Sanì, Lai (63′ Aretino), Atzeni, Cocco; Medda (75′ Coccodi); Ena, Frongia (88′ Argiolas); Silva Soares; Zippo, Meloni.

All. Carracoi

Arbitro Fronteddu Nicolò (Nuoro)

Ammoniti

Palmas, Pistis, Ena

Espulsi

Matta, Zippo, Palmas, Ferreli

Vanessa Roggeri, scrittrice cagliaritana, è tornata di recente in libreria con Il ladro di scarabei, un romanzo che mescola mistero, storia e sentimenti, ambientato tra le atmosfere uniche della Sardegna. Il protagonista, Antino, è un giovane antieroe che cattura subito l’attenzione del lettore con le sue fragilità e contraddizioni.

«È nata nel 2017, quando mi sono imbattuta in una figura antica della società cagliaritana, il majolu… una figura ambigua, retaggio della dominazione spagnola, ribelle e mal vista dai cittadini», racconta la scrittrice. Da quell’incontro è scaturita l’idea di raccontare la storia di un giovane uomo che cerca di emanciparsi dalla miseria, e che «fin da subito ha preteso che raccontassi la sua storia, con prepotenza e una carica vitale eccezionale».

La Sardegna è sempre presente nella sua scrittura, anche quando la storia si sposta altrove. «Sardegna, ovvero sardità, significa essere e sentire in un modo unico… Raccontare storie dell’isola mi rende felice, nutre il mio lato poetico e mi conforta». Tuttavia, Roggeri si definisce «una narratrice che non conosce geografie: racconto anche di Sardegna, quindi del mondo».

L’equilibrio tra mistero, storia e sentimento, secondo l’autrice, nasce dall’esperienza e dalla disciplina: «L’equilibrio è fondamentale… interiorizzarlo in modo naturale è frutto di un grande sforzo – mentale, emotivo, fisico – teso al suo raggiungimento».

Pubblicare con un grande editore nazionale comporta responsabilità: «Arrivare al grande pubblico sposta la prospettiva… aumenta la pressione. Alcune storie hanno il potere di scavarti dentro, di darti coraggio».

Roggeri parte sempre dai personaggi: «Ancora prima di avere tratti fisici precisi, in sé custodiscono un vissuto, un ideale da rappresentare… Quando il personaggio diventa persona, allora so che è la storia giusta». Le figure femminili dei suoi romanzi riflettono la sua concezione di femminilità, «volitiva, perspicace, sensitiva, con luci e ombre», senza alcuna apologia femminista, ma raccontando la verità di ciascun personaggio.

Le influenze letterarie sono varie: dal fantasy della giovinezza a Stephen King, dai classici a Jane Austen, le sorelle Brönte, Salinger, Pirandello, fino a Grazia Deledda, «la cui storia personale è stata uno sprone a non arrendermi».

La scrittrice cagliaritana sottolinea la sfida di far emergere la letteratura sarda: «La sfida più grande è superare il regionalismo… ogni volta che un autore sardo arriva al grande pubblico, la Sardegna si stupisce, come se non fosse normale».

Per lei scrivere è un bisogno profondo e una forma di conoscenza: «Scrivere è uno strenuo tentativo di sopravvivere a questo pazzo mondo, una via che porta a sprazzi di luminosa felicità».

Con Il ladro di scarabei, Vanessa Roggeri conferma la sua capacità di raccontare storie intense, radicate nella Sardegna ma capaci di parlare a tutti, intrecciando storia, cultura e psicologia dei personaggi in modo unico e originale.