Site icon cagliari.vistanet.it

Un’adozione del cuore per Lupo: abbandonato da cucciolo con una malattia cerca urgentemente una famiglia

Lupo è stato trovato da cucciolo in campagna, insieme ai suoi fratellini e alla mamma, abbandonati a sè stessi. Accolto nel rifugio “Crocchetta e i suoi 65 fratelli”, salvato dal parvovirus, intorno ai 5 mesi si è notato che qualcosa, in lui, non andava per il verso giusto: il cane non cresceva e rigurgitava tutto il cibo ingerito.

Sottoposto a TAC, la diagnosi è stata sindrome da megaesofago generalizzato. Ecco di che si tratta: l’esofago è, in parole semplici, un “tubo” che porta il cibo dalla bocca allo stomaco, ma è innervato, non è un “tubo passivo”. Ovvero, tramite movimenti peristalsici spinge il cibo verso lo stomaco. A volte questo “tubo” non funziona, e quindi si parla di megaesofago. In questo caso, semplicemente, l’esofago “non funziona” e quindi, non avendo la motilità corretta, non spinge il cibo nello stomaco. Il risultato è che il cibo vi permane, si accumula e fermenta, dilatandolo: ecco perché si parla di “mega-esofago”, ovvero di esofago ingrossato. Se ci si accorge per tempo si può gestire i pasti in modo corretto: il cane può fare una vita normale con il solo accorgimento di mangiare non a terra ma con la ciotola sollevata di modo che stia “in piedi” durante l’assunzione del cibo. Per Lupo sarebbe essenziale un’adozione in famiglia: la sua malattia è impossibile da seguire all’interno di un rifugio e la volontaria che si è amorevolmente presa cura di lui finora non è più in grado di farlo avendo tanti altri animali cui dedicarsi.

La posizione che deve mantenere Lupo sopo i pasti durante la quale ogni tanto si addormenta tra le braccia di Valeria

“Quando abbiamo trovato Lupo e i suoi fratelli in campagna erano selvatici. Lo confesso, Lupo era un cucciolo abbastanza bruttino. E io ne ho visti tanti cuccioli – racconta Valeria, la volontaria che lo ha accolto in casa sua per accudirlo al meglio, commossa – Quando lo guardavo mi faceva una gran tenerezza appunto perché, a differenza dei bellissimi fratelli, lui sembrava un incrocio tra un lupo mannaro e un tapiro. Il muso era esageratamente lungo, il pelo più chiaro sembrava mancante, le orecchie piccole e storte sembravano appiccicate alla testa, dal corpicino sbucavano zampe abnormi. E io me ne ero innamorata istantaneamente. Quando si era beccato il parvovirus l’avevo portato a casa, senza pensarci due volte. Lui era un fifone di prim’ordine. Aveva paura di tutto: delle persone, delle scale, delle porte, della pettorina e del guinzaglio, della macchina e io mi intenerivo sempre di più. Piano piano faceva le scale. Piano piano si lasciava accarezzare dagli sconosciuti, piano piano imparava ad uscire e ad andare al guinzaglio. Un percorso che ancora non è finito. È ancora un cagasotto, ma quando lo guardo io comprendo le sue paure e non lo forzo, prima o poi vincerà le fobie.

Alla notizia del megaesofago mi son disperata. Ma poi mi sono rimboccata le maniche e ho iniziato a seguire tutte le procedure. Al rifugio andavo ogni giorno, vento o pioggia, caldo o freddo. E siamo andati avanti. Lui è diventato un bel cane. Dal brutto anatroccolo ora noto le fattezze di un elegante lupoide. Vedo una bellezza particolare, solo sua. Ma adesso lui è peggiorato, dimagrisce e io mi sento impotente, inutile. È tornato a casa con me. Con mille sacrifici ho trovato uno spazietto in casa in cui ospitarlo. Non è abbastanza, ne sono consapevole, peró solo questo posso offrirgli. Pensavamo che potesse convivere con questa malformazione, continua Valeria, ma in questo ultimo periodo Lupo sta peggiorando e quindi siamo costretti ad affidarci a un veterinario esperto in questo tipo di patologia. A quanto pare in Italia gli animali sono considerati dei beni di lusso, e quindi le spese veterinarie sono altissime. Vogliamo salvare Lupo ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tanti di voi! Vi prego, dateci la possibilità di far continuare a vivere Lupo, regaliamogli una vita felice”. Per Lupo è stata attivata una raccolta fondi su Facebook: “Salviamo Lupo”.

Per info e adozione: Valeria, 3481846612.

Lupo e Valeria

 

 

 

Exit mobile version