Non ne possono più i residenti di via Montacutu a Flumini, la lottizzazione in zona Tanca Fiorita che da ormai più di due mesi  sono costretti a uscire di casa con gli stivali in gomma poiché l’acqua di falda ha letteralmente invaso la strada. Il depuratore fognario è andato in tilt e l’acqua reflua mista a liquami si è riversata lungo tutta la via. E ora, con la pioggia, la situazione è peggiorata.

Dopo i tantissimi tentativi di dialogo con il Comune di Quartu che – dicono – non hanno portato a nessuna soluzione, hanno deciso di nominare un avvocato. «Vista la solerzia con cui l’amministrazione comunale risponde ai nostri appelli e alle nostre interlocuzioni, abbiamo deciso di dare incarico ai nostri legali. Magari con loro avranno più premura di rispondere», scrivono nella pagina Facebook “Comitato Residenti via Montacutu”. In un video pubblicato nella pagina, si vede addirittura una papera “nuotare” nell’acqua che ha invaso la strada.

«Siamo sicuramente più tranquilli ora perché abbiamo delle persone competenti che lavoreranno per noi – afferma Ilaria Falchi, una residente – I nostri legali hanno preso già contatti con il comune. Continuiamo ad essere ottimisti anche se la Giunta non è tempestiva nel rispondere in queste prime fasi».

Molti scantinati sono letteralmente allagati; qualcuno ha dovuto persino costruire un muretto nel proprio cortile per impedire all’acqua di continuare ad allagare lo scantinato. Hanno persino costituito un comitato civico spontaneo chiamato “Salvate via Montacutu”. E ora sperano che con un avvocato dalla loro parte, si arrivi a una soluzione definitiva.

Una folla immensa, il silenzio interrotto solo dalle lacrime e dai singhiozzi, un cielo colmo di palloncini bianchi e un unico, semplice messaggio: “Ciao Mariano”. Si sono svolti oggi pomeriggio, nella chiesa di San Giorgio Martire di Sestu, i funerali di Mariano Olla, il giovane di 16 anni trovato senza vita sabato mattina nelle acque tra Su Siccu e il lungomare di Sant’Elia, a Cagliari.

Attorno al feretro, coperto da fiori bianchi, si è stretta una comunità intera, colpita nel profondo da una tragedia che ha scosso tutti. Decine e decine di amici, coetanei, compagni di scuola e semplici cittadini hanno affollato la chiesa e lo spazio antistante, in un silenzioso e composto abbraccio alla famiglia del ragazzo. Mariano aveva appena terminato la terza classe dell’Istituto “Meucci” di Cagliari.

La cerimonia è stata officiata dall’arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi, affiancato dal parroco don Sergio Manunza e da altri due sacerdoti. Proprio don Manunza ha introdotto il rito con la recita del Padre Nostro, pronunciato a voce bassa sulla soglia della chiesa, in un momento carico di emozione.

Durante l’omelia, monsignor Baturi ha scelto parole che potessero offrire un briciolo di conforto nel dolore: «È difficile comprendere la morte, ancor più quella di un giovane. È il mistero della vita, che può finire anche troppo presto. Ma Gesù, passando per la morte, ci mostra che dove l’uomo non può più arrivare, Dio ci aspetta. Nessuna vita è sprecata. I morti non si perdono: restano in noi, come Mariano, in attesa di un nuovo incontro».

Al termine della funzione, il feretro è stato accompagnato in corteo verso il cimitero del paese. Ad accompagnare l’ultimo saluto, un lancio di palloncini bianchi che si sono levati nel cielo grigio del tardo pomeriggio, mentre gli applausi rotti dalle lacrime hanno segnato un commiato doloroso ma pieno d’amore. La morte di Mariano ha lasciato un vuoto profondo tra i suoi coetanei, che oggi si sono trovati a confrontarsi con la crudeltà di un destino che ha portato via uno di loro nel pieno della giovinezza, quando tutto sembrava ancora da scrivere. Oggi, a Sestu, il tempo si è fermato per ricordarlo.