La Polizia di Stato, ha tratto in arresto Salvatore Mulas, 49enne cagliaritano, pregiudicato, per il reato di evasione. Nella serata di ieri gli Agenti della Squadra Volante, nel procedere alle consuete verifiche della presenza dei sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, si sono recati in via Meilogu dove hanno accertato che l’uomo non era presente in casa.

Gli accertamenti hanno consentito di trovare Mulas nella sala d’aspetto dell’Ospedale “Brotzu” per un presunto malore. Nei giorni scorsi l’uomo si era reso già autore dello stesso reato recandosi, senza l’autorizzazione, in ospedale e per il quale era stato denunciato in stato di libertà. In quest’occasione gli operatori hanno appurato la palese malafede e in ragione della recidiva, è stato tratto in arresto per evasione. In mattinata è previsto il processo con rito per direttissima.

Nascosto tra i boschi e le distese di asfodeli alle pendici del monte Tamara, nel territorio di Nuxis, il pozzo sacro di Tattinu continua ad affascinare studiosi e visitatori. Un monumento silenzioso e enigmatico, la cui architettura fuori dal comune solleva interrogativi ancora irrisolti: frutto di precise scelte costruttive o custode di segreti che solo future campagne di scavo potranno rivelare?

Foto Nicola Castangia

La prima e più evidente particolarità rispetto ai tradizionali pozzi sacri nuragici è l’apparente assenza di un vestibolo o di altre strutture visibili in superficie. Il percorso verso l’acqua inizia direttamente con una lunga scalinata di 28 gradini, che incide il terreno formando un vuoto rettangolare. Alla base, si apre un vano d’acqua lungo poco più di otto metri e largo appena uno, incorniciato da pareti che accompagnano lo sguardo fino alla camera sotterranea.

Foto Fabrizio Bibi Pinna

La struttura del pozzo è a dir poco insolita: ha una sezione “a bottiglia” e una pianta ellittica, soluzioni raramente documentate nel panorama nuragico. Alta circa cinque metri, la camera è coperta da una volta a tholos, realizzata con blocchi di calcare perfettamente lavorati, integrati da ciottoli accuratamente disposti.

Foto Lucia Corda

A breve distanza, avvolti dal verde del bosco, si trovano i resti di un villaggio nuragico, testimone silenzioso di un passato che ancora parla attraverso la pietra.

Foto Lucia Corda

Si ringrazia per gli scatti Nicola Castangia, Lucia Corda e Bibi Pinna e il portale Sardegna verso l’Unesco.