Site icon cagliari.vistanet.it

Fluminimaggiore residenza di lusso per anziani benestanti: ecco la ricetta anti spopolamento

L’idea è innovativa e come queste al momento in Italia non sembra ce ne siano altre. Fluminimaggiore continua a perdere residenti, soprattutto giovani che vanno via per cercare lavoro. Il paese si spopola e le case rimangono vuote. Il patrimonio immobiliare rimane inutilizzato, perché non metterlo a frutto? Marco Corrias, il sindaco di Fluminimaggiore ha pensato di costituire una cooperativa per coinvolgere il più possibile il paese e creare nuovi posti di lavoro, rivolgendosi ai facoltosi pensionati soprattutto del Nord Europa che amano la Sardegna. Il paese che ha circa 3mila abitanti è vicino al mare, vicino a zone ricche di boschi, di siti archeologici, offre le condizioni ideali per un soggiorno tranquillo, ma piacevole in un contesto ricco di natura, cultura e alimentazione sana.

foto di Giovanni Murtas

«Avevo questa idea da tanto tempo- racconta Corrias- ben prima di diventare sindaco. A breve costituiremo la cooperativa, ci sta dando una mano la Lega delle Cooperative. Ne faranno parte proprietari di case sfitte, artigiani, operai, muratori che dovranno ristrutturarle e operatori socio sanitari e tutti coloro che in qualche modo possono prestare la loro opera per mettere in pratica il progetto, come autisti, persone che disbrighino pratiche burocratiche». Il progetto prevede di offrire un pacchetto di offerte che comprende la casa e tutti quei servizi legati al benessere di un pensionato, in base alle sue necessità inclusa, quando serve, l’assistenza 24 ore su 24 o un servizio mensa per chi non può o non vuole cucinare. «Possiamo definirlo una sorta di turismo residenziale, ma molto diverso dalle solite case di riposo, – continua il sindaco di Fluminimaggiore- nel senso che ogni ospite diventerà un residente con la propria autonomia, la propria casa e potrà godere di tutti quei servizi proposti nel pacchetto, ma nulla vieta che ogni ospite poi possa chiedere servizi a parte, Cagliari dista un’ora e un quarto, qualche ospite per esempio, appassionato di lirica potrebbe decidere di seguire la stagione, a quel punto servirebbe un autista».

Al momento c’è un nucleo di circa 30 persone che sta studiando come impegnarsi nel progetto. Gli studi dicono che ogni ospite fornirà un posto e mezzo di lavoro ma ovviamente a questo si deve aggiungere l’indotto, oltre a tutte le piccole grandi necessità, non bisogna dimenticare le visite dei parenti che in una terra come la nostra specie in estate potranno anche decidere di trattenersi e trascorrere nel paese le loro vacanze. A breve si terrà un’assemblea pubblica per spiegare alla comunità il progetto e per invitare le persone a partecipare, l’ideale sarebbe coinvolgere tutto il paese. «Sono fiducioso sul buon esito di questo progetto – ha concluso Corrias- e per quanto le mie posizioni siano distanti da quelle di Salvini, sono contento della sua proposta per far rientrare i pensionati che vanno via dall’Italia. Ha previsto in finanziaria delle forti riduzioni sulle tasse per loro e per gli stranieri che decidono di spostare la residenza in Italia. Spero che anche la Regione tenga conto di questa opportunità, che prenda iniziative volte a favorire il trasferimento di pensionati in Sardegna. Mi auguro che questo diventi un progetto pilota e che venga attuato anche in altri paesi».

Exit mobile version