Il padre accosta e lui esce dalla macchina: bimbo di 3 anni falciato e ucciso da un’auto
#Italia Il piccolo, 3 anni, era seduto sul seggiolino posteriore. Il padre si è fermato e lui è uscito all'improvviso dall'auto finendo in strada. Qui è stato prima evitato da una macchina ma la seconda che è passata l'ha travolto
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Tragedia a Cesena. Un bimbo di tre anni, di origini senegalesi, è morto investito da un’auto. Era in macchina col padre: l’uomo ha accostato, per motivi non chiari. Il bimbo, su un seggiolino sul retro, è sfuggito alla sua attenzione, è sceso e ha attraversato: una vettura l’ha schivato, un’altra invece l’ha centrato. E’ morto poi all’ospedale Bufalini di Cesena.
Come riportato da Tgcom, il padre della vittima risiede con la famiglia nel centro del vicino comune di Savignano sul Rubicone. Era alla guida di una Audi A2 e stava percorrendo la provinciale 10 quando si è fermato per quella che viene definita un’emergenza, non meglio specificata. E’ uscito dalla macchina e ha perso di vista il figlioletto che era sul sedile posteriore, su un apposito seggiolino da bambini, ma non è chiaro se fosse legato e in che modo.
In ogni caso il piccolo è sceso ed è finito in breve tempo in mezzo alla strada. Proprio in quel momento stavano arrivando altre auto. La prima è riuscita a evitarlo, mentre una Fiat Punto l’ha travolto ed è finita poi in un fosso. E’ intervenuto il 118, ma inutile e’ stata la corsa in ospedale, dove il bimbo non ce l’ha fatta.
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Luigia Mercalli, 110 anni, perla di Sardegna, è tra le dieci persone più longeve d’Italia

Originaria di Carloforte, dove è nata il 17 febbraio 1915, Luigia rappresenta oggi la donna più longeva della Sardegna.
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Luigia Mercalli, conosciuta affettuosamente come Lisetta, ha raggiunto a febbraio scorso il prestigioso traguardo dei 110 anni, e, questo dicembre è entrata di diritto tra le dieci persone più longeve d’Italia. Originaria di Carloforte, dove è nata il 17 febbraio 1915, Luigia rappresenta oggi la donna più longeva della Sardegna.
Insegnante per 46 anni, ha dedicato la vita all’educazione, iniziando con economia domestica, contabilità e merceologia, per poi passare all’educazione tecnica. Trasferitasi a Cagliari nel 1951, ha lasciato un segno indelebile nella comunità scolastica, diventando un punto di riferimento per generazioni di studenti.
Lucida, elegante e sempre sorridente, Lisetta ha condiviso con chi le ha fatto visita scorci della sua lunga esistenza, fatta di momenti felici ma anche di difficoltà straordinarie. Ha vissuto due pandemie – l’influenza “spagnola” e il Covid – e gli anni durissimi della Seconda Guerra Mondiale, durante i bombardamenti del 1943 a Carloforte, quando si prese cura dei feriti e vegliò su chi non ce l’aveva fatta.
“Mi sono sposata a 36 anni, con Luigi Quaquero, senza la c”, precisa con il consueto garbo Luigia, che oggi continua a incarnare forza, vitalità e tempra straordinaria. Le immagini della signora, firmate dal fotografo Pierino Vargiu, ambasciatore della longevità in Sardegna, catturano la grazia e la vivacità di un’ultracentenaria che continua a essere simbolo di eleganza e memoria storica della sua terra.
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